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Conti (Pd): “Trieste smetta di essere ‘periferia dell’impero'”

La candidata dem alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Trieste-Gorizia: "Alla periferia dell'impero anche Internet va a rilento"

Pubblicato:16-09-2022 17:45
Ultimo aggiornamento:16-09-2022 17:45

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TRIESTE – “C’è una grande richiesta da parte delle famiglie, degli anziani, per una maggiore attenzione sulla sanità, sull’assistenza, e sul grande tema del lavoro”. Sono i primi elementi del territorio che Caterina Conti, candidata Pd di Trieste e Gorizia per il collegio uninominale alla Camera, intende portare in Parlamento qualora eletta.

Segretaria provinciale Pd di Trieste, insegnante alle scuole medie di professione, Conti è abituata a sentire i bisogni delle persone, come quelli dei “famigliari di chi ha problemi legati alla malattia mentale. L’abbandono da parte dalle istituzioni, della Regione e della sanità è enorme e credo che su questo ci sia molto lavoro da fare”.


Tra i temi centrali per il territorio, continua, vi è poi quello della “portualità e la posizione strategica di Trieste, quindi vanno rafforzate tutte le possibilità di ampliare le relazioni con i Paesi vicini, Slovenia e Austria. E su questo c’è un grande nodo dei trasporti, perché arrivare a Trieste è ancora troppo difficile– aggiunge Conti-, perché siamo ancora la periferia dell’impero per quanto riguarda la connettività: abbiamo connessioni internet che funzionano molto meno, soprattutto nei territori più a ridosso del confine”.


Nonostante sia una campagna elettorale breve, intensa e anomala, è anche entusiasmante, spiega la candidata, per la prima volta alle prese con una sfida nazionale. “Ho la possibilità di incontrare molte persone, ognuna mi affida la sua storia, le sue difficoltà, quindi è anche una grande responsabilità- prosegue-. Ho voluto continuare a svolgere il mio lavoro anche in campagna elettorale, perché ritengo che far politica sia un valore aggiunto e non un privilegio, e questo mi dà anche la possibilità di continuare a restare in contatto con le famiglie, con le problematiche concrete e quotidiane”, conclude.

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