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Malagò consegna il Collare d’Oro a Bach: «Russi e Bielorussi, resta il dilemma»

Il Presidente del CIO ha ricevuto a Roma la più alta onorificenza nello sport italiano

Pubblicato:16-09-2022 16:00
Ultimo aggiornamento:16-09-2022 16:00
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Bach Malagò
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ROMA – Il presidente del Comitato Olimpico internazionale, Thomas Bach, ha ricevuto il Collare d’Oro, la più alta onorificenza nello sport italiano, dalle mani del presidente del Coni, Giovanni Malagò. La cerimonia è stata ospitata all’interno della Sala Monumentale dell’Università del Foro Italico a Roma, alla presenza dei membri Cio e delle massime cariche sportive italiane. La consegna era originariamente prevista lo scorso dicembre nella tradizionale Cerimonia di fine anno, ma Bach non aveva potuto partecipare a causa di un disguido con il volo per Roma.

Significative le parole del presidente Malagò, rivolte direttamente a Bach durante la Cerimonia: “Grazie per essere qui, alla presenza di tutto il nostro mondo, dai membri Cio ai presidenti delle Federazioni che rappresentano 14 milioni di persone. Il nostro simbolo, i Cinque cerchi, è il vostro simbolo e lo difenderemo sempre. Siamo estremamente felici di accoglierti ancora nella casa italiana dello sport per consegnarti la nostra più importante onorificenza per il coraggio dimostrato in numerose occasioni e in particolare nell’affrontare le sfide globali degli ultimi anni”, ha ricordato Malagò. Il riferimento è alla pandemia e alla decisione di tenere i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. “In acque agitate siamo riusciti a navigare e ad andare avanti in sicurezza. Tokyo è stato un grande messaggio dato al mondo grazie alla tua forte leadership, con cui abbiamo aperto un nuovo capitolo nello sport: dobbiamo adattarci per portare avanti lo sport e mantenerlo sempre al centro del palcoscenico mondiale. Abbiamo dimostrato l’unità del nostro mondo, affrontando momenti veramente difficili. Sei il mio presidente e a te va il grazie di tutti”.

Sono felice e orgoglioso di ricevere questa prestigiosa onorificenza. Vi ringrazio dal profondo del mio cuore”, ha replicato Bach esprimendosi a tratti in italiano, rivolto proprio ai “cari amici olimpici”. Questo Collare d’oro “appartiene all’intero Cio e a tutto il movimento olimpico, la cui missione è rendere il mondo un posto migliore grazie allo sport”.


Quindi il ritorno sul periodo della pandemia: “Anche il nostro mondo è cambiato e una delle lezioni che abbiamo imparato dai Giochi organizzati nonostante il virus è che siamo più forti insieme”, ha detto citando il motto olimpico, modificato proprio in occasione di Tokyo 2020 aggiungendo la parola ‘together'”. E ancora: “Il Coni e gli italiani hanno giocato un ruolo essenziale ai Giochi in Giappone e di questo vi sono molto grato. Dovete essere orgogliosi dei vostri atleti e dei risultati raggiunti a Tokyo, con un grande progresso rispetto a Rio 2016 grazie alle 40 medaglie conquistate”.

Bach ringraziando “ancora una volta dal profondo del cuore l’Italia e il Coni per il supporto agli atleti ucraini in occasione della guerra”, ha ricordato che “la nostra missione è unire e non dividere, tutti dovremmo essere uniti contro le discriminazioni”. Quindi un riferimento ai Giochi di Milano Cortina 2026: “Ci sono numerose sfide da affrontare, dalla sostenibilità fino alla crisi economica, ma non dobbiamo preoccuparci perché contiamo sull’efficienza e sulle capacità organizzativa dei nostri amici italiani. Siamo molto fiduciosi che celebreremo Giochi eccellenti”, all’insegna “dell’italian life e della ‘Bella vita’. Uniamoci e viviamo questo spirito olimpico più veloci, più forti, più in alto. Insieme. Forza Azzurri!”, ha concluso Bach.

Durante la cerimonia hanno preso la parola i membri del Cio, in carica e onorari, Ivo Ferriani, Federica Pellegrini, Franco Carraro, Mario Pescante e Manuela Di Centa. E ancora Diana Bianchedi in rappresentanza della Fondazione Milano Cortina 2026. Infine, suggestivo l’incontro a distanza di anni tra Bach e l’ex schermidore Carlo Montano: i due si sono affrontati nella finale olimpica a squadre di fioretto a Montreal 1976, vinta dalla Germania Ovest del futuro presidente del Cio. “Era tanto tempo che volevo incontrare Thomas, un avversario sempre ostico non tanto per me ma per i miei compagni di squadra”, ha scherzato Montano. Bach si è detto “felice” di aver incontrato l’ex collega e a sua volta ha scherzato sulla “generosità” degli italiani che gli hanno concesso di vincere l’oro olimpico.

“Ora discutiamo del ritorno alle competizioni di russi e bielorussi”

“Il compito del Cio è quello di unire il mondo in competizioni pacifiche. La partecipazione dei russi e dei bielorussi agli eventi è un grande dilemma fin dall’inizio, ma è un argomento di cui stiamo discutendo con i Comitati olimpici nazionali, con le Federazioni internazionali, con i membri Cio e con la comunità degli atleti”. Così il presidente del Comitato Olimpico internazionale, Thomas Bach, parlando in conferenza dell’esclusione degli atleti dei due Paesi in seguito all’invasione dell’Ucraina.
Riguardo alle tempistiche, ha aggiunto: “Non possiamo dare deadline né citare step precisi su questo argomento”.

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