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Torna la campagna di Aiocc per sensibilizzare sui tumori della testa e del collo

Dal 20 al 24 settembre la quarta edizione di #tienilatestasulcollo: "Ogni anno 10.000 nuove diagnosi, la prevenzione è fondamentale"

Pubblicato:16-09-2021 15:33
Ultimo aggiornamento:16-09-2021 19:02

testa collo gola
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ROMA – “Torna in Italia dal 20 al 24 settembre, con la quarta edizione, #tienilatestasulcollo, la campagna di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce dei tumori della testa e del collo, promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc) in occasione della campagna europea Make Sense Campaign 2021 e realizzata con il contributo non condizionante di Merck”. Lo annuncia la nota a margine della conferenza stampa di presentazione della campagna, ospitata nella sala Nassiryia del Senato della Repubblica, a Roma.


“Ignorare i sintomi non cancella il problema. Nei tumori testa-collo un controllo può salvarti la vita”: questo il messaggio che invita a non sottovalutare i sintomi e a sottoporsi ai controlli diagnostici necessari. La campagna, presentata oggi, nasce su iniziativa della senatrice Maria Rizzotti, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato. “A causa della persistente pandemia, anche quest’anno la campagna sarà esclusivamente digitale – spiega la nota di Aiocc – Attraverso un portale web dedicato sarà possibile prenotare videoconsulti gratuiti con i medici dei centri specialistici italiani aderenti all’iniziativa, a disposizione dal 20 settembre al 1° ottobre per offrire informazioni e indicazioni utili ed, eventualmente, arrivare a una diagnosi tempestiva. Ciò è accaduto anche nelle scorse edizioni della campagna, nel corso delle quali si sono potuti individuare diversi casi ancora in fase precoce”.


Sulla piattaforma www.tienilatestasulcollo.aiocc.it gli utenti possono valutare la presenza e la gravità di eventuali sintomi compilando un semplice questionario anonimo che, se necessario, li indirizza a un video consulto online con lo specialista, tramite la piattaforma prodotta da ‘DaVinci Salute’, oppure al centro specializzato più vicino per approfondimenti.



“La diagnosi precoce resta uno strumento fondamentale anche per i tumori della testa e del collo, che, ogni anno, contano oltre 10.000 nuovi casi diagnosticati, con una schiacciante maggioranza nella popolazione maschile – si spiega nella nota di Aiocc – Recentemente si è notato, tra l’altro, un notevole aumento dei casi tra le persone più giovani, legato probabilmente alla connessione con infezioni da Papilloma Virus (Hpv). Se identificate agli stadi iniziali e in assenza di interessamento linfonodale, queste neoplasie hanno tassi di guarigione che vanno dall’80 al 90%. Da non dimenticare anche l’importanza del corretto stile di vita se si pensa che ben il 75% dei tumori di testa e collo possono essere causati da fumo e alcol“.


Nel 2020 i decessi per le neoplasie maligne che hanno avuto origine nelle vie aereo-digestive superiori sono stati oltre 3.000, il 30% dei pazienti. La storia personale di moltissimi tra loro avrebbe potuto essere molto differente, perché quando il tumore è identificato in una fase precoce il tasso di guarigione è molto più alto, superiore all’80%, ma i ritardi nella diagnosi, causati probabilmente dalla pandemia, li vediamo ancora in questi mesi – spiega il professor Roberto Maroldi, presidente Aiocc e Direttore U.O.C. Radiologia 2 degli Spedali Civili di Brescia – Gonfiore al collo, mal di gola, bruciore o lesioni nel cavo orale, raucedine persistente, deglutizione dolorosa e fastidiosa e conseguente malnutrizione e dimagrimento, naso chiuso da una narice e/o sanguinamento dal naso, mal d’orecchie: in presenza di uno di questi sintomi che perdurano per almeno tre settimane, non bisogna perdere tempo e chiedere subito un consulto medico. L’invito è di usufruire dell’opportunità dei video consulti a disposizione durante la campagna: un controllo e una diagnosi precoce possono salvare la vita”.

La campagna Make Sense è un’iniziativa internazionale promossa dalla Società Europea dei Tumori Testa Collo (European Head and Neck Society, EHNS) che ogni anno ribadisce l’importanza della consapevolezza dei sintomi legati ai tumori della testa e del collo e di un tempestivo ricorso al medico e ben si allinea con il primo piano oncologico della Commissione Europea, EU Beating Cancer Plan, lanciato nel 2021.


“La presenza delle raccomandazioni relative ai tumori testa-collo contenute nel piano oncologico europeo Beating Cancer Plan è per noi motivo di estrema soddisfazione”, spiega la professoressa Lisa Licitra, socio Aiocc e Direttore SC Oncologia medica 3 – Tumori Testa – Collo, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano. “All’interno del documento si fa riferimento al sostegno della prevenzione riguardo alcol e fumo e si raccomanda di raggiungere una copertura vaccinale Hpv per il 90% delle donne e l’estensione della vaccinazione anche ai giovani uomini. Abbiamo a cuore che a queste raccomandazioni venga dato seguito in Italia. Mentre l’Europa ha costituito e reso operative le reti europee sui tumori rari, l’Italia non ha ancora dato seguito alle azioni deliberate nel 2017 dalla Conferenza Stato-Regioni attraverso le quali si potrebbe rendere operativa la Rete Nazionale Tumori Rari – ricorda Licitra – rete che si dovrebbe interfacciare anche con quella europea. Auspichiamo che ci si possa arrivare in tempi brevi”.


L’importanza di dare attuazione al piano oncologico nazionale e supportare la cura dei pazienti per accompagnarli non solo alla salute ma a ritrovare una buona qualità di vita è stata sottolineata anche da Roberto Persio, Consigliere Nazionale Ailar (Associazione Italiana Laringectomizzati OdV), che ha sottolineato: “Occorre raccordare il lavoro della Rete Nazionale sui Tumori Rari con quello di Euracan, e redigere il Piano Oncologico Nazionale con sollecitudine senza trascurare i percorsi di assistenza e riabilitazione e la qualità della vita dei malati, come sottolineato nel EU Beating Cancer Plan. Il ruolo delle associazioni in questo è determinante, quindi occorre ripristinare al più presto le attività dei volontari caregiver dentro e fuori dagli ospedali”.

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