NEWS:

VIDEO | Operazione antidegrado a Monte dei Cocci, sopralluoghi del I Municipio

Alfonsi: "Fine ricognizione su possibili abusi entro l'inizio del 2021, rigenerare l'area"

Pubblicato:16-09-2020 12:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:53

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sottrarre al degrado e all’abusivismo edilizio l’area del Monte dei Cocci e riqualificarla attraverso un’operazione di rigenerazione urbana. Con questo scopo il Municipio I guidati da Sabrina Alfonsi ha individuato tramite bando e poi nominato ad inizio anno due commissioni tecniche esterne per puntare il faro su circa duecento immobili compresi in quell’anello di Testaccio che parte da via Galvani e gira intorno al Monte dei Cocci passando per via di Monte Testaccio. Dopo i primi mesi di lavoro sulle carte, per capire quali e quante di queste unità (tra ristoranti, case, discopub, magazzini, attività commerciali e anche una chiesa) fossero in regola dal punto di vista edilizio oppure abbiano in corso una richiesta di condono o non siano condonate (e quindi vadano demolite), si è passati ai sopralluoghi sul posto. Così questa mattina la minisindaca Alfonsi, i componenti delle commissioni esterne e i rappresentanti dell’ufficio tecnico municipale e della Polizia Locale di Roma Capitale, hanno iniziato il tour dei controlli per verificare che quanto riportato sulle piantine corrispondesse all’effettivo stato dei luoghi. “Siamo andati avanti sul lavoro che porterà una riqualificazione di questo sito importante e che per noi, insieme a Campo Testaccio e a via Paolo Caselli, rappresenta l’asse di rigenerazione urbana di quest’area- ha spiegato Alfonsi all’agenzia Dire- Abbiamo dato degli incarichi esterni a soggetti privati che hanno lavorato negli scorsi mesi, abbiamo le carte della consistenza edilizia legale e da oggi sono iniziati i sopralluoghi per verificare se la situazione di fatto di ogni singolo locale o appartamento corrisponde alle piantine catastali e ai condoni effettuati. Ogni unità sarà controllata e questo ci porterà ad avere una situazione complessiva del Monte dei Cocci per poi iniziare i procedimenti di ripristino della situazione, laddove ci fossero delle parti non sanate, e la rimozione in danno, se il privato non dovesse sistemarle”.

Ci vorranno alcuni mesi per completare le operazioni di verifica sul campo: “Il 31 dicembre terminerà l’incarico esterno che abbiamo assegnato ed entro la fine dell’anno avremo tutte le carte sistemate- ha detto Alfonsi- Quello di oggi è stato un test di prova per vedere quanto si impiega nelle verifiche dentro ogni locale. Siamo entrati anche in luoghi storici che hanno ancora un’attività in corso, e quindi è stato più facile ottenere una risposta immediata alla nostra chiamata di reperibilità. Tuttavia, potremmo dovere fare delle richieste di accesso con la Polizia locale per qualcuno che non si presenterà alla prima chiamata. Mi auguro che nei primissimi mesi del 2021 la ricognizione sia finita”.


Inoltre, come accaduto questa mattina durante il controllo di un ristorante, i proprietari delle mura potrebbero impedire l’accesso ad alcune aree e in questi casi il Municipio sarà costretto a rivolgersi al Tribunale per avere il nulla osta ad entrare, ma non è affatto scontato che questo possa avvenire. “L’amministrazione municipale da me guidata non vedrà la fine di questo lavoro ma ci abbiamo speso parecchi anni e speriamo di portarlo a buon punto perché questa non è più una situazione vivibile- ha concluso Alfonsi- Non solo è stata distrutta la parte archeologica del Monte dei Cocci ma questa area si è fortemente degradata e quindi va riqualificata, rigenerata e rifruita da tutta la città”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it