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Nursing Up: “Il 2 novembre sciopero degli infermieri”

"Gli annunciati tentativi di conciliazione, presso il Ministero del Lavoro, hanno dato esito infausto", ha detto il presidente del Sindacato Infermieri Italiani, Antonio De Palma

Pubblicato:16-09-2020 07:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:53
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ROMA – “La giornata del 15 settembre scorso si potra’ considerare, con il senno di poi, per la realta’ infermieristica italiana, come la svolta negativa nei gia’ tesi rapporti tra i professionisti del settore e la classe politica. Gli annunciati tentativi di conciliazione, presso il Ministero del Lavoro, hanno dato esito infausto”. A dirlo, con estrema amarezza, il presidente del Nursing Up, Sindacato Infermieri Italiani, Antonio De Palma. “Non ci sono altre possibilita’. Siamo costretti a proclamare 24 ore di sciopero degli infermieri e di tutto il personale sanitario non medico, afferenti alle qualifiche contrattuali del comparto della sanita’ operanti nelle Asl, nelle aziende ospedaliere e negli enti della sanita’ pubblica italiana, ivi compresi i territori delle province autonome di Trento e Bolzano. Lo sciopero partira’ dalle ore 7.00 del 02 novembre 2020 e cessera’ alle 7.00 del giorno successivo. Quando si e’ responsabili di un sindacato come il nostro, che ha il compito di tutelare gli interessi della categoria, e ti trovi di fronte all’ennesimo tentativo di dialogo, di fronte al quale registri, dall’altra parte, la totale indifferenza in merito a istanze legittime e sacrosante per il futuro di migliaia di lavoratori, nutri fino alla fine la speranza che si possa trovare uno spiraglio. Qui, invece, non possiamo far altro che raccontare, nostro malgrado, di un nuovo misero fallimento. Non ci sono piu’ prove di appello! Gli infermieri italiani, stanchi e logorati dal continuo tira e molla, ma mai sconfitti, hanno dimostrato ancora una volta il loro valore sul campo. Noi siamo pronti. Pronti ad affrontare una eventuale nuova emergenza sanitaria, pronti a combattere come abbiamo gia’ fatto contro un nemico virale di cui ora conosciamo maggiormente i punti deboli. Ma combatteremo anche contro l’indifferenza della politica. Qualcuno probabilmente non ha compreso che siamo di fronte all’autunno piu’ caldo della storia recente del mondo infermieristico”.

 “Oltre allo sciopero, ci stiamo preparando per una manifestazione nazionale che passera’ alla storia per presenza massiccia di colleghi che arriveranno a Roma da tutta Italia. Il 15 ottobre, nel rispetto delle normative anti-covid, saremo tutti al Circo Massimo per urlare ancora una volta, alla classe politica italiana, tutti insieme, che non siamo propensi ad accettare una situazione professionale e contrattuale che ci umilia e che non ci valorizza. Ingabbiati in un sistema sanitario fallimentare di cui pero’ rimaniamo il perno, continueremo a combattere per il cambiamento, per non accettare passivamente un presente in cui non ci riconosciamo, con il rischio di un futuro lavorativo di cui non intendiamo far parte”, conclude De Palma. 


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