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Cibo, ‘Sharing humanity’ e stop allo spreco: torna ‘un pasto al giorno’

“Non c’è sostenibilità senza umanità e un mondo sostenibile deve per davvero mettere le persone al centro”

Pubblicato:16-09-2019 16:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42
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ROMA – Condividere, per andare oltre il semplice concetto di risparmio economico. È il messaggio al centro dell’iniziativa benefica della Comunita’ Papa Giovanni XXIII (Apg23), ‘Un pasto al giorno’, che si svolgera’ in tutte le principali piazze italiane, il 21 e 22 settembre. L’obiettivo finale, edizione dopo edizione, non cambia: sensibilizzare l’opinione pubblica scontro gli sprechi alimentari (solo l’Italia, ogni anno, getta 12 miliardi di euro nella spazzatura), e raccogliere risorse per garantire 7 milioni e mezzo di pasti.

Un aiuto per chi viene accolto nelle oltre 500 realta’ di accoglienza e per tutti coloro che si rivolgono in cerca di aiuto, nelle mense per i poveri e nei centri nutrizionali in tutto il mondo (secondo i dati dell’Onu, 821 milioni di persone nel mondo soffrono ancora la fame).

“Non c’e’ sostenibilita’ senza umanita’ e un mondo sostenibile deve per davvero mettere le persone al centro”. Un concetto che si sviluppa nel nuovo volume del libro #iosprecozero, il terzo della serie, che sara’ protagonista nell’ambito dell’evento Un pasto al giorno, dove sara’ disponibile anche il cofanetto con i due volumi precedenti. A distribuirlo, in cambio di un’offerta libera, saranno i volontari della Comunita’, fondata 51 anni fa da don Oreste Benzi. (Per maggiori informazioni sulle postazioni in tutta Italia e’ possibile consultare il sito www.unpastoalgiorno.org).


Il libro #iosprecozero propone una serie di spunti e riflessioni che, partendo dalla sharing economy, portano alla visione della sharing humanity. Ovvero: pensare a una condivisione che superi il semplice concetto di risparmio e che metta in gioco le vite di ciascuno per farle incontrare e arricchirsi vicendevolmente.

Un percorso in linea con gli insegnamenti di don Benzi: “Non esiste il mio e il tuo, ma il nostro; non esiste l’io e il tu, ma il noi. È la condivisione che ci rende insopportabile l’ingiustizia, la strumentalizzazione, l’indifferenza”.

In generale, sono sempre di piu’ i segnali di allarme che dovrebbero spingere l’uomo a utilizzare le risorse disponibili con maggiore responsabilita’. E non riguarda solo governi e capi di Stato: si tratta di una sfida che coinvolge tutti.

Tra coloro che questa sfida l’hanno raccolta c’e’ proprio l’Apg23 che, tenendo presente questi temi cruciali, ogni giorno rinnova il suo impegno per attivare contributi concreti e incisivi, accompagnati da un lavoro che guarda alla sensibilizzazione e al coinvolgimento di piu’ persone possibili.

Fu proprio don Benzi, del resto, a lanciare Un pasto al giorno negli anni Ottanta, dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che per garantire l’alimentazione giornaliera a una persona malnutrita bastava davvero poco, l’equivalente odierno di 15 euro al mese.

“Forse per alcuni sono pochi – spiega il responsabile generale della Comunita’, Giovanni Ramonda – ma per una persona in difficolta’ sono vitali”.

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