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Pisapia: “No a listoni, serve centrosinistra di governo”

Il leader di campo progressista invia un messaggio alla riunione dei Dems di Andrea Orlando, in corso a Roma

Pubblicato:16-09-2017 10:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:41

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ROMA – “Purtroppo c’è ancora chi si ostina a fuggire dal guardare con occhi della verità la fotografia del Paese per concentrarsi su formule politiciste basate su meri calcoli algebrici”. Lo dice Giuliano Pisapia, in un messaggio inviato alla riunione dei Dems di Andrea Orlando, in corso a Roma. Alla riunione sono invitati tra gli altri il ministro Carlo Calenda, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Gianni Cuperlo.

Pisapia spiega che “si risponde con inverosimili listoni elettorali a chi, come noi, chiede un campo largo che possa accogliere chi oggi non si sente rappresentato, chi si rifugia nell’astensione, i delusi dell’attuale centrosinistra, tutti quegli amministratori locali che lottano ogni giorno con mille difficoltà e le tante associazioni di volontariato che spesso si sostituiscono allo Stato. La risposta di cui abbiamo bisogno è un nuovo centrosinistra di governo, radicalmente innovativo, che faccia riforme sostanziali, che non ceda sui propri valori e non si limiti a criticare ma prenda tutte quelle misure necessarie per dare una svolta profonda a un Paese in affanno”.


Rivolto ai Dems, l’area politico-culturale che fa riferimento ad Andrea Orlando, Giuliano Pisapia aggiunge: “Da tempo perseguiamo un unico obiettivo: dare a un Paese in cui la crisi e la fragilità sociale hanno creato disagio e tolto opportunità alle famiglie e ai suoi figli, una proposta politica che possa tornare a dare speranza. La paura, la disperazione, la rabbia dei ceti sociali più colpiti dalla crisi rischia di essere raccolta dal populismo e da una destra che ogni giorno fomenta la guerra degli ultimi contro i penultimi, degli italiani contro gli stranieri, dei forti contro i deboli. Per questo Campo Progressista, da mesi, ha iniziato una faticosa avventura per chiedere discontinuità nel campo del centrosinistra. Non per velleità di personalismi ma per il Paese. Perché ancora oggi crediamo, e credo, che ci sia bisogno di cambiare e di unire. E non solo e non tanto le forze politiche. Cambiare le politiche e unire le persone. Cioè coloro che la crisi ha separato e reso fragili. Le diseguaglianze e le sacche di povertà estrema sono sotto i nostri occhi. Non basta la retorica dell’autosufficienza né un leader solo al comando a convincere gli italiani che tutto va bene”.

“Una maggiore dignità sul lavoro, non nuova precarietà. Economia circolare e manutenzione del territorio, non la cementificazione fine a se stessa. Taglio delle tasse per i lavoratori e i ceti in difficoltà, non per coloro che se lo possono permettere. Finanziamenti per la ricerca e l’università, non tagli. Questi e purtroppo molti altri temi dobbiamo affrontare per dare speranza ai cittadini”, aggiunge Pisapia.

L’ex sindaco di Milano conclude: “Spero con tutto il cuore che abbiate successo nel vostro intento di “unire per l’Italia”. Nel frattempo, anche noi stiamo lavorando a un nuovo campo largo e inclusivo e tengo a dirvi che le porte di questo progetto politico sono spalancate a tutti coloro che hanno a cuore la ricostruzione del campo democratico e progressista. Mentre molti dividono ed escludono, continuo a pensare che si possa uscire dalle difficoltà soltanto insieme, mai da soli. E se qualcuno testardamente vuole continuare a procedere da solo, penso che noi abbiamo invece il compito di procedere insieme. Non per noi, ma per il Paese”.

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