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Ora nel mirino di Mosca due giornalisti Rai: avrebbero sconfinato “illegalmente”

Il ministero degli Interni russo intenderebbe avviare un procedimento penale nei confronti di due inviati dopo un loro reportage nel Kursk. Attivata l'Ambasciata d'Italia nella capitale della Federazione

Pubblicato:16-08-2024 14:43
Ultimo aggiornamento:16-08-2024 18:58
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ROMA – Mosca minaccia un’azione penale contro gli inviati della Rai, Stefania Battistini e Simone Traini, impegnati in un reportage nel Kursk, regione oggetto in questi giorni dell’offensiva ucraina. Avrebbero infatti “sconfinato illegalmente” con i militari ucraini.

Come riporta su X Radio Rai 1, secondo un canale Telegram russo, il ministero degli Interni di Mosca intende infatti avviare un procedimento penale contro i giornalisti Rai Stefania Battistini e Simone Traini, per “attraversamento illegale del confine di stato” a Sudzha, nel Kursk, dopo un loro reportage.
Fonti della Farnesina a loro volta assicurano che l’ambasciata d’Italia a Mosca è in stretto contatto con il ministero degli Esteri e sta già “effettuando le opportune verifiche sul caso dei giornalisti Rai Battistini e Traini”.

LA SOLIDARIETÀ DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VIGILANZA RAI E DEL MONDO POLITICO

Diverse le voci solidali ai due giornalisti dal mondo politico e istituzionale:

“Esprimo piena solidarietà nei confronti di Stefania Battistini e Simone Traini, giornalisti del Tg1 che, con il loro reportage dalla città di Sudzha, sarebbero esposti a rischi legali per un presunto ‘attraversamento illegale del confine di Stato’ dalla Federazione Russa. È importante ribadire il sostegno e riconoscere il valore del loro lavoro, a maggior ragione dopo le inaccettabili minacce di morte che sarebbero giunte sui canali social ai danni di Stefania Battistini. La stampa ha non solo il diritto ma anche il dovere di documentare quanto accade in quel territorio così come in altri in cui l’accesso ai giornalisti è totalmente precluso”. Così la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia.

“Putin incarcera i giornalisti russi che dicono o scrivono la verità e vorrebbe intimidire i giornalisti stranieri, inviati di guerra per il fatto stesso di raccontare i fatti”, scrive il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova, che aggiunge: “Putin e le sue truppe invadono, occupano, bombardano i civili ucraini e distruggono le infrastrutture, fuori da qualsiasi principio internazionale e dalla logica”.

“Condanniamo fermamente la minaccia da parte del governo Russo nei confronti dei due giornalisti Rai, a cui esprimiamo la nostra solidarietà”. Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

E ancora, “solidarietà ai giornalisti del Tg1, Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno svolto il loro lavoro di servizio pubblico con coraggio e professionalità. Le minacce di Mosca sono inaccettabili”. Lo afferma la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.

Quindi Mariastella Gelmini, portavoce di Azione, invita il governo italiano, in particolare la Farnesina, a compiere “le dovute verifiche, a tutela dei due giornalisti e, più in generale, della libera informazione”.

(foto di apertura presa da X-Rai Radio 1)

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