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Vannacci: “La frase sui tratti somatici non offende, non è reato. Gli italiani sono bianchi”

Il generale torna sulla polemica che lo ha visto protagonista all'indomani delle sue dichiarazioni sull'aspetto di Paola Egonu

Pubblicato:16-08-2024 13:50
Ultimo aggiornamento:16-08-2024 16:13

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ROMA – Roberto Vannacci torna sull’argomento che l’ha fatto ripiombare nel vortice delle polemiche: ovvero quelle frasi dette sui tratti somatici di Paola Egonu. Dichiarazioni che hanno fatto sobbalzare anche Gasparri, che ha invitato chi di dovere a “mandare a casa” il generale.

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Su Facebook, da una barca in mezzo al mare nel giorno di Ferragosto, Vannacci lancia un video in cui ribadisce il carattere non offensivo di quello che ha detto e spiega: “Di che cosa ho parlato di così strano nelle ultime ore? Sempre di tratti somatici. Io non volevo parlare di nulla, sono stato sollecitato a riguardo e ho ribadito quello che avevo scritto nel libro: ovvero che una persona, per non fare i soliti nomi perché è una cosa generalizzata, che ha i tratti somatici tipici del Centrafrica e ha la pelle nera non rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani, che invece sono di pelle bianca e hanno i tratti somatici tipicamente caucasici”.

Il generale dice di voler “mettere un punto finale sulla questione” perché “basta guardare la statistica della popolazione italiana e basta chiederlo agli italiani”. Per Vannacci “gli italiani sono bianchi”, poi “c’è qualche italiano di seconda generazione, che è di cittadinanza italiana, ma le origini sono dichiaratamente africane”. “Quello che ho detto è vero”, sottolinea, “l’italiano medio queste cose le sa. La realtà è di fronte a noi e non può essere negata”.

È reato, un’offesa o istigazione all’odio dire quello che ho detto? No, non lo è. Si sono pronunciati anche dei giudici sull’argomento”, dice.

“L’ho scritto una volta nel libro nell’ambito di una considerazione molto più ampia e per me la cosa era finita là. E invece interessa proprio a tutti quei detrattori che dicono che questa considerazione non è interessante”, aggiunge. “Guarda caso sono proprio tutti i giornalisti, le testate, i sinistrorsi, tutti quelli che propendono per questa politica di sinistra che ogni volta riportano in ballo questa frase per attirare l’attenzione. Sono loro che sono interessati, non io. Io l’ho scritta una volta e per me basta”. E conclude: “Questa è vera, non è strana, non costituisce reato, non offende e non istiga all’odio”. 

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