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Agli Europei l’Italia sale a undici ori, ma Paltrinieri è ‘solo’ argento nei 1500

"Mi dispiace aver deluso le aspettative", dice Greg secondo dietro l'ucraino Romanchuk. Vittorie per Panziera e Martinenghi

Pubblicato:17-08-2022 17:56
Ultimo aggiornamento:17-08-2022 17:56

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(Foto di Andrea Masini e Diego Montano / DBM)

ROMA – C’era il sold out del sold out allo stadio del Nuoto. Per l’appuntamento con Greg erano stati trovati altri 300 biglietti per riempire ancora di più le tribune e replicare il finimondo di pochi giorni fa con il trionfo degli 800. E lui alla fine, campione più dentro che fuori (e abbiamo detto tutto), butta lì la confessione che non ti aspetti: “Mi dispiace aver deluso le aspettative“. Perché alla fine è argento nei 1500, mentre Gregorio Paltrinieri per tutti era già oro, per molti aveva già in tasca pure il record del mondo. Poi l’ucraino Romanchuk ha guastato i piani e pure un po’ la festa.

Si è preso l’oro lasciandosi alle spalle Paltrinieri – partito forte, fortissimo – dopo 550 metri. “Ho capito di aver fatto qualche errore, forse ho peccato di ingordigia all’inizio, come sempre, e un po’ questo mi ha compromesso. Poi non ho tenuto più- ha raccontato Greg con la medaglia al collo- Le strade le sto provando tutte per vincere, mi sa che questa di oggi non ha funzionato… Stare nella corsia in mezzo all’ucraino e a Wellbrock “era la posizione peggiore per fare la gara, anche dal punto di vista mentale, ma non è quello il motivo per cui sono arrivato secondo. Sento che mi prendono la scia e che se parto davanti si attaccano…”. Insomma, alla fine è stato argento. Assurdo che in realtà sembri quasi un ultimo posto. “Sono amareggiato, sì. Ma non deluso da me stesso”, dice con il sorriso Greg, che sul podio durante la premiazione ha abbracciato l’amico Romanchuk in lacrime, tornato alla vittoria e commosso durante l’inno dell’Ucraina, con il pubblico di Roma ad applaudirlo.


Tutti gli occhi su Greg, ma l’Italia del nuoto regala comunque altre 6 medaglie che proiettano gli azzurri della vasca a quota 27: 11 ori, 8 argenti e 8 bronzi. C’è Nicolò Martinenghi che fa doppietta individuale vincendo i 50 rana, quattro giorni dopo il successo nei 100, e mettendoci pure il record italiano (26″33). Ma la doppietta è anche in acqua con un super Simone Cerasuolo, argento in 26″95. “Questa volta mi sono superato. Ieri non pensavo di poter andare così forte- dice ‘Tete’ alla fine- Credo di aver nuotato una delle gare più belle di sempre”. Incredulo l’altro azzurro: “La partenza è stata a dir poco disastrosa. Ho commesso tanti piccoli errori e sono stato anche fortunato a centrare l’obiettivo della medaglia”.

Margherita Panziera si regala un sogno e fa il bis nel dorso: dopo i 200 (il 12 agosto) vince anche i 100 in 59″40. Ed è il pubblico a dirle che ha vinto: “Non avevo realizzato subito, l’ho intuito dal boato della folla. Sono sorpresa dal tempo: non andavo così forte da tanto, sono veramente contenta perché metto alle spalle un anno difficilissimo e impegnativo”. Quinta nella stessa gara Silvia Scalia. C’è poi il bronzo di Alberto Razzetti nei 200 farfalla. “Sono felice e non ho ancora finito, perché ho i 200 misti”. Mastica amaro invece Giacomo Carini, quarto in 1’55″17: “Felice per il personale ma il podio non era impossibile”.

Sara Franceschi centra l’obiettivo della vigilia e si prende il bronzo dei 200 misti. La 23enne livornese chiude con un ottimo 2’11″38: “C’ho creduto fino alla fine, perché sapevo che eravamo tutte sullo stesso livello”. Chiusura con una foto di gruppo sul podio per Stefano Di Cola, Matteo Ciampi, Alice Mizzau e Antonietta Cesarano, che conquistano il bronzo con la 4×200 mista.

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