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Tennis, a Cincinnati spettatrice espulsa perché mostra la bandiera ucraina

L'episodio è avvenuto durante un match di qualificazione del tabellone femminile del Masters 1000 di Cincinnati tra due giocatrici russe. Gli organizzatori: "La bandiera era troppo grande"

Pubblicato:16-08-2022 15:04
Ultimo aggiornamento:16-08-2022 15:04

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ROMA – Espulsa perché sventolava la bandiera ucraina davanti a due giocatrici russe. Non si fa, non è carino. È accaduto durante una partita di qualificazione del tabellone femminile del torneo di Cincinnati, tra la russa Anna Kalinskaya e la connazionale Anastasia Potapova. Lo riporta il giornalista di tennis del New York Times Ben Rothenberg sul suo account Twitter.

Durante il derby russo una delle due giocatrici si è lamentata con la giudice di sedia, Morgane Lara, perché una donna in tribuna indossava una bandiera ucraina e una corona di fiori in testa, il Vinok, copricapo tipico ucraino. Il riferimento alla guerra era più che ovvio. La donna, di nome Lola, vive a Mason ed è americana, ma è originaria dell’Uzbekistan. L’arbitro le ha chiesto di rimuovere la bandiera dell’Ucraina sostenendo che non fosse “carino”, e che infastidiva le tenniste. La donna ha protestato: “Non è carino invadere un Paese“, con gran parte del pubblico dalla sua parte.

“Mi è stato detto – ha poi raccontato ai media locali – che stavo agitando i giocatori russi. Allora ho detto ‘non la metto via’. Così hanno continuato a giocare per due minuti prima di fermarsi di nuovo. A quel punto un addetto alla sicurezza si è avvicinato a me è ha detto: ’Signora, chiamo la polizia se non se ne va‘”.


La Wta non ha commentato il fatto mentre gli organizzatori del Masters 1000 di Cincinnati hanno pubblicato una dichiarazione spiegando che il provvedimento era legato alle dimensioni della bandiera, che non rispettava le misure consentite.

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