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De Gregori difende Salmo, che torna ad attaccare tutti. Ma il ministero lo smentisce

Il rapper sardo se la prende con i colleghi che lo hanno criticato: "Dovevate farlo anche voi, se ci tenete alla musica"

Pubblicato:16-08-2021 16:00
Ultimo aggiornamento:16-08-2021 16:35

salmo
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ROMA – A tre giorni dal concerto a sorpresa di Salmo a Olbia, non si placano le polemiche contro il rapper sardo. Che però rilancia con le accuse, ai colleghi che lo hanno criticato e anche alla politica. Dalla parte di Salmo si è schierato Francesco De Gregori, che alla vigilia di due suoi concerti in Sardegna ha scritto su Instagram: “Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica ‘leggera’ e per il nostro pubblico”.

SALMO: “QUALI REGOLE AVREI INFRANTO?”

E lo stesso Salmo, con un video pubblicato sui suoi canali social, è tornato alla carica contro chi lo aveva accusato di irresponsabilità e mancato rispetto delle regole per gli assembramenti creati con il suo spettacolo: “Il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove ci saranno minimo 10mila persone al giorno in giro, dato che è una zona turistica. E tutte senza mascherina, dato che non c’è più l’obbligo di mascherina in pubblico. Al concerto c’erano 3-4 mila persone, quali sarebbero le regole che ho infranto? Eravamo all’aperto, senza recinzione, senza ingresso, senza biglietti, in una zona turistica”.

IL NUOVO ATTACCO A FEDEZ

Poi il nuovo attacco contro gli altri musicisti che, come Fedez e Alessandra Amoroso, lo hanno criticato: “Ho detto delle cose importanti riguardo alle regolette che ha imposto lo Stato per i concerti, che sono patetiche. Io non ci sto e mi batto per le mie idee. Dovevate farlo anche voi, se ci tenete alla musica. Invece ve ne state nelle vostre villette a collezionare vestiti. La verità è che non avete le palle per rischiare“. Salmo si è poi dedicato a Fedez: “A me sembri un politico, non sei un artista. Mi stai sul cazzo e questa cosa non l’ho mai nascosta”.


LA REPLICA: “SEI UN NARCISISTA DELLA PEGGIOR SPECIE”

La risposta di Fedez è arrivata a stretto giro di posta: “Non mi stupisce che tu non abbia rispettato le regole, ma che non abbia rispettato le persone. Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione sostenendo pure di farlo per aiutarla non fa di te un artista, fa di te un narcisista e anche del tipo più pericoloso, perché evidenzia che in te mancano l’empatia e la maturità per proteggere la collettività. Prenditi le tue responsabilità, sei adulto e vaccinato (spero) – continua Fedez -. Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del Paese, di chi ascolta la tua musica e viene ai tuoi concerti e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo non sei un artista, sei uno stronzo“.

IL MINISTERO DELLA CULTURA: “LA MUSICA NON È PENALIZZATA RISPETTO ALLO SPORT”

Intanto, il ministero della Cultura in un comunicato precisa: “Nessuna penalizzazione per il settore della musica dove sono in vigore per i concerti le stesse misure per lo sport, anzi più favorevoli per i concerti sotto le soglie di 2500 al chiuso e 5000 all’aperto. Le disposizioni di sicurezza attualmente in vigore in zona bianca prevedono posti a sedere preassegnati, obbligo di mascherina, distanziamento e green pass per tutti. Inoltre, per gli spettacoli al chiuso, fino a 2.500 spettatori, non c’è nessun limite di capienza dei locali mentre, oltre i 2.500 spettatori, vige il limite massimo del 35% di capienza, lo stesso limite che viene applicato invece agli eventi sportivi anche sotto la soglia di 2500. Per gli spettacoli all’aperto, fino a 5.000 spettatori, nessun limite di capienza degli spazi, mentre oltre i 5.000 spettatori viene applicato il limite di capienza del 50%, lo stesso applicato agli eventi sportivi anche sotto la soglia dei 5000″.

ASSOMUSICA: “DANNEGGIATO CHI RISPETTA LE REGOLE”

Sulla vicenda è intervenuta anche Assomusica, con una nota che contiene le parole del presidente Vincenzo Spera. “A seguito delle nuove disposizioni in materia di partecipazione agli spettacoli dal vivo, entrate in vigore il 6 agosto scorso, stiamo assistendo ad interpretazioni e applicazione delle disposizioni in maniera del tutto arbitraria. Le incertezze prodotte da questa situazione – sia da parte di chi autorizza che, soprattutto, da chi inventa le modalità più ‘performanti’ ai propri interessi e non certo per il bene del settore del live, completamente fermo e privo di adeguati strumenti e risorse – non può che arrecare ulteriori danni alla già profonda crisi di questi ultimi due anni”.

Continua il comunicato: “Esempio eclatante è stata l’esibizione-concerto di Salmo sotto una ruota panoramica ad Olbia. Molto rumore ha fatto sui social ed anche tra gli artisti: per le modalità con cui è stata prevista la partecipazione del pubblico; perché sembra palese che non fosse stato autorizzato dalle autorità, e fosse stata resa nota solo poche ore prima, quasi fosse un rave. Assomusica, Associazione che rappresenta la maggior parte degli organizzatori e produttori di musica in Italia, non può che condannare episodi del genere, che danneggiano soprattutto gli organizzatori di concerti che lavorano con serietà, rispettano le regole sulla sicurezza e a tutela della salute del pubblico, ma anche e – forse ancor di più – l’immagine degli artisti stessi”.

Nella nota anche le parole di Spera: “Riteniamo, quindi, che sia doveroso attenersi a quanto disposto dalla normativa, in base ai più recenti D.L., e ribadiamo la necessità che il Governo e le Istituzioni preposte ascoltino e prendano in seria considerazione quanto contenuto nei nostri documenti fin dallo scorso anno. Non possiamo continuare a lavorare a capienze ridotte e crediamo che, stante l’attuale situazione vaccinale e le attuali modalità di accesso con le previste ‘certificazioni green’, si possa arrivare con ponderata certezza al ritorno alle piene capienze già nel prossimo autunno“, prosegue il presidente di Assomusica. Che conclude sottolineando che è “necessario, inoltre, anche un immediato confronto, subito dopo la pausa estiva, dando la nostra più ampia disponibilità a collaborare affinché il pubblico possa partecipare con la massima semplicità e tranquillità, con le necessarie autorizzazioni ‘green’, per tornare a vivere le emozioni che solo la musica dal vivo riesce a dare. Come già sta accadendo in altre nazioni europee, ad esempio in Gran Bretagna, Olanda, Polonia, dove i concerti si tengono con la piena capienza della venue”.

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