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La Toscana avvia la campagna vaccinale per migranti e senza fissa dimora

I cittadini senza tessera sanitaria potranno prenotarsi telefonicamente, e saranno attive anche unità di strada

Pubblicato:16-08-2021 13:00
Ultimo aggiornamento:16-08-2021 13:00
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FIRENZE – La Regione Toscana avvia la campagna di vaccinazione anti-Covid rivolta ai migranti e alle persone senza fissa dimora. “È un atto di civiltà oltre che un dovere di tutela della salute pubblica e individuale, che non può escludere i cosiddetti invisibili. Tutti hanno il diritto di accedere a una prestazione sanitaria essenziale, a maggior ragione in una situazione di pandemia come quella attuale”, commenta il presidente Eugenio Giani.

Stando al dispositivo messo in campo da palazzo Strozzi Sacrati i cittadini dell’Unione europea ed extra UE senza tessera sanitaria, in possesso dei codici Eni (europeo non iscritto) e Stp (straniero temporaneamente presente), oppure di codici fiscali numerici provvisori, possono prenotare il vaccino chiamando il numero regionale 055-9077777, attivando così un servizio che si farà carico delle richieste segnalandole alle Asl territoriali. Saranno attive anche unità di strada, in particolare per la vaccinazione dei senza fissa dimora italiani e stranieri.

È una priorità di natura sanitaria e sociale“, aggiunge l’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini. “La salvaguardia della salute dei cittadini e la garanzia di accesso alla vaccinazione a tutte e a tutti sono principi cardini per la nostra comunità. La campagna, che abbiamo lanciato, poggia su alcune azioni mirate, per non escludere nessuno”, prosegue.


“Per favorire la vaccinazione della popolazione straniera e dei senza fissa dimora, che si trova in situazione di vulnerabilità, è stata già avviata una campagna di informazione e sensibilizzazione con il sostegno delle associazioni del terzo settore, in collaborazione con l’assessorato al Sociale, guidato da Serena Spinelli”, si spiega dalla Regione.

Inoltre per gli stranieri ospiti dei centri di accoglienza iscritti al servizio sanitario nazionale sono state avviate delle azioni per favorire la vaccinazione sia attraverso attività di informazione e sensibilizzazione che con sessioni vaccinali a loro dedicate.

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