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Afghanistan, la disperata fuga dei civili: in migliaia all’aeroporto di Kabul, almeno 5 morti

Le autorità dell'aeroporto hanno annunciato la cancellazione di tutti i voli commerciali dallo scalo

Pubblicato:16-08-2021 12:19
Ultimo aggiornamento:16-08-2021 16:50
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ROMA – Sarebbero almeno cinque le persone rimaste uccise nell’aeroporto di Kabul, attualmente sotto il controllo dell’esercito degli Stati Uniti, dove migliaia di persone si sono recate nelle ore scorse nel tentativo di imbarcarsi su un aereo e di lasciare il Paese. L’Afghanistan è di fatto caduto nelle mani dei talebani ieri, quando le milizie sono riuscite a fare ingresso nella capitale Kabul.

Secondo quanto riferito ai media locali da alcuni testimoni le vittime, per l’appunto almeno cinque, sarebbero rimaste uccise in una sparatoria, mentre stando a quanto riportato da altre persone presenti nell’aeroporto le vittime sarebbero morte a causa dell’affollarsi della calca di gente sulla pista. Poche ore prima che si verificasse l’incidente i soldati americani avevano sparato dei colpi per disperdere la folla.

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Nel frattempo le autorità dell’aeroporto hanno annunciato la cancellazione di tutti i voli commerciali dallo scalo, invitando i cittadini a “non recarsi in massa” verso la struttura, nel tentativo di “evitare saccheggi”. L’autorità dell’aviazione civile afghana ha inviato un avviso con il quale invita tutti i velivoli non militari a non sorvolare l’aeroporto Hamid Karzai, questo il nome dello scalo.

Diversi attivisti hanno denunciato discriminazioni ai danni dei cittadini afghani. Rakhshanda Jilali, un difensore dei diritti umani locale ascoltato dai media internazionali, ha detto che “si sta assistendo all’evacuazione dei diplomatici mentre noi aspettiamo nell’incertezza più totale“.

Fonti concordanti hanno riferito che i cittadini stranieri e il personale delle varie ambasciate vengono fatti evacuare dall’ala militare dell’aeroporto. Nei giorni scorsi gli Usa e la Gran Bretagna hanno inviato in Afghanistan rispettivamente 3mila e 600 soldati, proprio nell’ottica di favorire le operazioni per abbandonare il Paese.

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