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CAGLIARI – I paesaggi e le miniere sarde del Sulcis Iglesiente potranno diventare la location per il nuovo progetto cinematografico di Catherine Hardwicke, celebre regista statunitense di film campioni d’incasso come Twilight, Thirteen e Cappuccetto rosso sangue. Nei giorni scorsi Hardwicke ha visitato parte del Sud Sardegna- insieme al primo assistente di regia, Jamie Marshall- per una prima fase di scouting, ma le sensazioni sono positive, come racconta la stessa regista: “Questa è una terra perfetta per il cinema, con questa varietà paesaggistica in Sardegna si può riprodurre qualsiasi luogo della terra. Se ci fossero degli ‘Studios’ per allestire grandi set al chiuso, sono sicura che le produzioni internazionali aumenterebbero esponenzialmente”.
Il gruppo guidato da Hardwicke “si è mosso tra il territorio di Carbonia e quello di Mandas, visitando diverse miniere che si presentano come location ideali per circa la metà del lungometraggio”, fa sapere Susanna Tornesello, direttrice della Sardegna Film Commission. Il motivo per cui la troupe è rimasta attratta dalla Sardegna, “riguarda il fatto che le miniere in Pennsylvania sono state tutte sigillate o dismesse– spiega Tornesello- mentre qui sono ancora accessibili e preservano l’aspetto dell’epoca ricercata. Ora non resta che sperare che la produzione e la regista decidano di girare una buona parte del film sull’isola”.
Il film racconta le avventure di cinque amici adolescenti che, nell’estate del 1968, cercano il tesoro di un magnate delle ferrovie deceduto. I ragazzi, fondatori di un club chiamato “The diggers archaeology agency”, entrano in azione quando la compagnia mineraria di una piccola cittadina viene chiusa dal governo per motivi di sicurezza. Il progetto, prodotto da “Antropotopia”, è supportato dalla Società umanitaria di Carbonia e dalla Fondazione Sardegna Film commission della Regione Sardegna.
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