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ROMA – Roberta Metsola è stata rieletta Presidente del Parlamento europeo, con 562 voti. La sfidante più accreditata, la spagnola Irene Montero, esponente di Podemos e candidata del gruppo The Left, ha ottenuto 61 voti. Questo dunque l’esito dell’assemblea plenaria che ha dato il via alla decima legislatura del Parlamento europeo. All’ordine del giorno, oltre all’elezione del Presidente, anche i vice e i questori.
La conferma di Metsola è frutto dell’accordo di maggioranza tra Ppe, S&D e Renew. Il mandato del presidente è di due anni e mezzo, rinnovabile. La prima elezione si svolge dopo l’elezione del nuovo Parlamento, la seconda elezione – di medio termine – dopo 30 mesi.
“Grazie per la vostra fiducia, la nostra è un’Europa di tutti”, ha detto Roberta Metsola ringraziando per la fiducia ricevuta e dopo il lungo applauso che ha seguito il voto. Ha poi citato in italiano Alcide De Gasperi, che oltre a quella di primo ministro italiano ha ricoperto anche la carica di presidente del Parlamento europeo. Metsola, esponente del Partito popolare europeo, non ha avuto reali competitor, visto l’appoggio manifestato prima del voto da tutti i principali gruppi politici, ad eccezione della Left, dei Patrioti italiani e delle altre formazioni di estrema destra.
“Sono orgogliosa di essere qui oggi, – aveva detto Metsola nel suo discorso prima della votazione – “questo deve essere un Parlamento di dibattito e rispetto. Un Parlamento in cui la burocrazia inutile e la burocrazia sono ridotte, in cui la semplificazione significa che ci occupiamo meno di spuntare caselle e più di buon senso. In cui ogni abuso viene combattuto e dove è più facile fare il nostro lavoro. Non mi tirerò mai indietro dal prendere decisioni difficili”.
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