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Salvini scrive ai Prefetti per preparare lo sgombero dei rom abusivi

L’obiettivo è verificare la presenza di realtà abusive per predisporre un piano di sgomberi

Pubblicato:16-07-2019 06:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:31

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ROMA – Come annunciato, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato una circolare a tutti i prefetti per chiedere una relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e caminanti.

L’obiettivo è verificare la presenza di realtà abusive per predisporre un piano di sgomberi. Il Viminale si aspetta di avere il quadro definito della situazione entro due settimane.

“E’ prioritaria l’attività di prevenzione volta a contrastare l’insorgere di tali situazioni di degrado, pur essendo nel contempo essenziale, in presenza dei necessari presupposti, l’adozione di misure finalizzate alla riaffermazione della legalità”. E’ quanto si legge nella circolare inviata dal ministro dell’Interno ai prefetti per chiedere una relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e caminanti.


Nell’ottica anzidetta, prosegue la circolare, “si rende urgente l’attivazione di un più strutturato sistema di ricognizione dei predetti insediamenti, nel rispetto dei diritti della persona, e di successivo monitoraggio per seguire l’evoluzione delle singole situazioni, al fine di poter acquisire – in maniera costante – utili elementi di conoscenza e valutazione. L’obiettivo è porre in essere mirati interventi ‘di sistema’ attraverso cui promuovere – secondo un organico e coordinato insieme di iniziative – l’osservanza delle regole nonché condizioni di maggiore vivibilità dei contesti urbani, con ripercussioni positive sulla salubrità dell’ambiente”.

“Sulla base degli aggiornamenti periodici forniti dalle SS.LL.- si legge ancora nella circolare-, risulta che, specie nel più recente periodo, diversi sono stati gli interventi adottati dalle Amministrazioni locali, volti a sgomberare le aree abusivamente occupate”.

In taluni casi, “sono state avviate anche misure finalizzate alla bonifica ambientale e alla riqualificazione dei luoghi, che possono rappresentare delle ‘buone prassi’ cui poter far riferimento. Il complessivo quadro conoscitivo di tali situazioni, tuttavia, appare ancora frammentato e disarticolato e necessita, pertanto, di un approfondimento ulteriore che evidenzi le reali connotazioni del fenomeno e le sue implicazioni su tutto il territorio nazionale. Pertanto, vorranno le SS.LL. porre in essere le opportune iniziative ed interlocuzioni in ambito locale per acquisire utili elementi di conoscenza, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali”. In particolare, in ordine ai seguenti specifici aspetti: “tipologia di insediamenti (autorizzati, abusivi) e densità abitativa; condizioni (presenza di reti idriche, elettriche e fognarie, allacci abusivi); presenza di manufatti fissi e strutture mobili (roulotte, camper); pregressi incendi o altri episodi pregiudizievoli per l’incolumità pubblica; eventuali segnalazioni (da riportare con dati aggregati) riguardanti le condizioni dei minori, anche con riferimento alle situazioni di abbandono scolastico ovvero di coinvolgimento degli stessi in episodi pregiudizievoli in ragione dell’età”.

“Le risultanze della ricognizione – da far pervenire entro quindici giorni all’Ufficio di Gabinetto – potranno costituire una piattaforma di discussione in ambito locale per l’approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei Sindaci ai fini dell’adozione dei provvedimenti ex artt. 50 o 54 TUEL, ove ne ricorrano i presupposti”. “Obiettivo è quello di definire strategie condivise, coinvolgendo anche le associazioni interessate e gli interlocutori non istituzionali, finalizzate al superamento delle situazioni di degrado singolarmente individuate e al ripristino delle condizioni di legalità, in caso di eventuali illegittimità riscontrate, caso per caso, anche nelle strutture autorizzate”.

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