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Gaza, Roger Waters saluta attivisti Freedom flotilla. E dice ai giovani: “Fate politica”

Dal concerto al Circo Massimo un pensiero è andato anche agli attivisti italiani della Freedom flottilla

Pubblicato:16-07-2018 09:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:22
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ROMA – Sei minuti. Di attualità, di storia recente, di appello con la convinzione di arrivare ad un mondo migliore. Sei minuti in cui Roger Waters si rivolge ad un ognuno dei 45mila fan accorsi al Circo Massimo per una straordinaria tappa di ‘Us+Them’, il suo ultimo tour. Per sei minuti, dopo la seconda parte del concerto e prima del bis, chitarra imbracciata prima di intonare ‘Mother’, da The Wall.

“Sono convinto che l’amore, l’affetto che proviamo in questo momento possa uscire dal Circo Massimo e spargersi nel mondo. Dobbiamo sollevarci contro i Trump che ci sono in giro, e che distruggeranno questo mondo se glielo lasceremo fare liberamente- ha detto Waters- Siamo tutti d’accordo che la mancanza di umanità e di comprensione non sono una buona cosa. Questa era la prima cosa che volevo dire prima di concludere con un altro paio di canzoni”.

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La seconda cosa è che “stamattina sono andato sulla pagina Facebook dell’evento e ho letto questo post: ‘Io stasera ci sarò, e spero che suonerai e basta, senza fare nessun discorsetto politico, che non dirai nulla’”. Scontata la risposta, rivolta all’ignoto fan: “Fuck you! Alzati, fatti vedere”. Il punto, per Waters, “è che se non parliamo chiaramente di politica, unendoci al dibattito, saremo come morti. Ci uccideranno, perché queste persone intendono tutte distruggere il mondo. Sono scimmie razziste. E questo è disgustoso, è… oh, scusatemi. Non voglio ricominciare”. Anzi si: “Tutti noi vogliamo che i nostri figli e i nostri nipoti abbiano la possibilità di respirare l’aria, di vedere pini marittimi – di cui l’area del Circo Massimo è ricca – o il deserto siriano, o il nord Africa… tutti i meravigliosi ma fragili posti di questo mondo. Dovete impegnarmi. Dovete diventare politicamente impegnati o non sopravviverete. Dovete farlo affinché le prossime generazioni crescano con tutte queste cose”.

Poi, come a volersi scusare col pubblico, spiega ancora “Prima di ricominciare a cantare voglio dire un altro paio di cose perché voi siete l’ultima tappa di questo tour europeo, è una serata così bella, che vorrei farla durare il più a lungo possibile”.

“Voglio dedicare un pensiero a quegli uomini e a quelle donne coraggiose che hanno condotto la Freedom Flotilla a Gaza (un’azione dimostrativa contro il blocco imposto da Israele sulla Striscia dal 2007, ndr), due degli attivisti sono di Napoli e due da Palermo, se non sbaglio. Vogliono rompere l’embargo imposto da Israele, per far entrare cibo e medicine per la povera gente di Gaza, contro cui Israele spara”.

di Adriano Gasperetti e Alessandra Fabbretti

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