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ROMA – Ogni anno, con l’inizio dell’estate, si verifica un incremento di meduse lungo alcuni tratti costieri dei mari italiani. In particolare, il fenomeno sta interessando il Mar Ionio: negli ultimi giorni, infatti, le coste del Salento sono state invase da un numero sempre crescente di Pelagia noctiluca. Nota anche come ‘medusa luminosa’, si tratta di una specie altamente urticante, che ha costretto i bagnanti a rinunciare al relax in mare.
Come suggerisce MareVivo Onlus, in caso di puntura di medusa è indicato sciacquare la zona interessata con acqua di mare. Se restano residui di tentacoli è bene rimuoverli delicatamente. Al contrario, meglio evitare di grattarsi o strofinare con la sabbia l’area irritata.
La Pelagia noctiluca non è l’unica medusa che nuota nei nostri mari. Antiche, affascinanti, minacciose, queste creature sono state tra i primi organismi a comparire nei nostri mari oltre 500 milioni di anni fa. Prolificano nelle acque di tutto il mondo, siano tropicali, artiche o abissali. Esistono centinaia di specie di meduse, alcune innocue, altre altamente urticanti. Ecco le meduse più affascinanti del Mediterraneo.
Come abbiamo visto, la Pelagia noctiluca punge e fa male. La sua colorazione è rosa o rossastra, e i suoi tentacoli possono raggiungere anche qualche metro.
Innocua e bellissima, la Rhizostoma pulmo è conosciuta anche come ‘polmone di mare’. È la medusa più grande del Mediterraneo. Di solito è biancastra, con bordo blu oppure tutta blu.
Molto comune nel Mar Mediterraneo, anche questa medusa è innocua. Nonostante il suo grande ombrello la faccia apparire minacciosa, non è una specie urticante.
Urticante è, invece, Carybdea marsupialis. Chiamata anche cubomeduasa per la forma del suo ombrello, è parente delle meduse killer dell’Australia, come le Chironex fleckeri. Sebbene non al livello delle ‘cugine’, il loro veleno è altamente urticante.
Chiamata anche ‘medusa quadrifoglio’, Aurelia aurita è caratterizzata da quattro strutture circolari sopra suo ombrello trasparente, che sembrano assumere proprio la forma di un quadrifoglio. È presente in quasi tutti i mari, Mediterraneo compreso, anche se qui poco prolifica. È leggermente urticante per l’uomo.
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