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Dal criptoportico al castello di Aymavilles: estate di eventi in Valle d’Aosta

Svelato il cartellone di "Culturété": più di 70 appuntamenti tra luglio e agosto

Pubblicato:16-06-2022 14:42
Ultimo aggiornamento:16-06-2022 14:49
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valle d'aosta Culturété
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AOSTA – Dei “suggestivi palcoscenici” su cui si alterneranno rappresentazioni teatrali, concerti, attività per bambini e famiglie, mostre e degustazioni. I castelli, i siti archeologici e i musei valdostani tornano ad essere protagonisti di “Culturété”, il cartellone degli eventi estivi promosso dalla Regione Valle d’Aosta che propone più di 70 appuntamenti tra luglio e agosto. I principali appuntamenti sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa.

INTRATTENIMENTO AL CRIPTOPORTICO

Tra le novità, il criptoportico forense di Aosta, protagonista della rassegna “Archéoété”, ospiterà per tutti i lunedì di luglio e di agosto, alle 20.15 e alle 21.30, spettacoli di musica, danza, teatro e giochi di luce ispirati all’Ulisse di James Joyce, ad opera delle compagnie teatrali Qu.bì Teatro, Replicante Teatro e TiDA.
“Proprio quest’anno ricorrono i 100 anni dalla pubblicazione dell’opera di Joyce- spiega Cristina De La Pierre, sovrintendente regionale ai Beni e alle Attività culturali-: con questi spettacoli vogliamo offrire un confronto tra l’Ulisse di Joyce e la nostra attualità, proponendo spunti per nuove riflessioni in un luogo molto scenografico”. Non mancheranno poi le “archéopromenades”, le passeggiate alla scoperta dei siti archeologici aostani con partenza dal Museo archeologico regionale di Aosta il 17 luglio e il 21 agosto, dalle 15.

IL CASTELLO DI AYMAVILLES

Vera chicca della programmazione estiva nei castelli valdostani sarà il castello di Aymavilles che, dopo anni di restauri, ha riaperto le proprie porte al pubblico lo scorso 14 maggio. La dimora storica ospiterà “Dame e calici”, delle visite guidate serali per riscoprire le figure femminili che hanno abitato il castello, in programma il 14 luglio, il 4 e il 25 agosto, alle 21 e il concerto “Fasti barocchi” con l’ensemble Musica Inaudita il 3 luglio alle 18 e alle 19.30.


Completano il calendario, l’evento “Astreo. Musica per le stelle”, il 10 agosto alle 21.15, per ammirare le stelle cadenti in musica e “L’été en fête”, un giornata di festa tra visite guidate, degustazioni e attività per famiglie, il 13 agosto. “In questo primo mese di apertura, il castello di Aymavilles ci sta regalando tante soddisfazioni sia in termini di visite che di apprezzamenti”, spiega Viviana Vallet, diregente della soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione Valle d’Aosta.

GLI ALTRI EVENTI

Per “ChâteauxNuits”, spettacoli teatrali e performance di danza e musica animeranno le serate estive del castello di Aymavilles e di altri sei castelli valdostani, Fénis, Issogne, Sarre, Gressoney-Saint-Jean, Châtillon e Verrès: “Non abbiamo assegnato ad ogni castello una compagnia a caso- spiega Alberto Bich, curatore degli spettacoli-, ma ad ogni castello è stato assegnato un simbolo come pretesto per trovare la compagnia e la persona giusta per animare quel luogo, ispirandoci ai concetti di unità e molteplicità”. Manca all’appello il castello di Sarriod de La Tour di Saint-Pierre, “su cui stiamo lavorando- spiega Vallet- e che pensiamo di aprire il prossimo anno”.

Confermate anche le attività per i più piccoli, dai 6 ai 12 anni, proposte da “Storie per gioco” al museo archeologico di Aosta, all’area megalitica, al castello Gamba di Châtillon e al castello di Aymavilles. Chiude il cerchio della programmazione estiva di Culturété “Estate in gamba”, la rassegna di eventi dedicati al Gamba di Châtillon, che porterà in scena, a partire dal prossimo 21 giugno, una mostra dedicata a Mario Schifano e al suo legame con la Valle d’Aosta curata da Davide dell’Ombra. Giovedì 21 luglio è invece prevista l’accensione dell’orbita luminosa di Massimo Uberti, che avvolgerà il castello.

CULTURA ELEMENTO DI TRAINO DEL TURISMO

Per l’assessore regionale ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz si tratta di “una rassegna rivolta ai nostri turisti ma anche a tutti i valdostani, perché farsi prendere dalla bellezza dei nostri siti culturali è un modo per far crescere la comunità e di farla diventare anche critica”. La cultura “è l’elemento di traino del nostro turismo lento, che cerca di intercettare tutti- conclude Guichardaz-: il nostro è un target ampio che va dai giovani agli anziani e che vede proprio nei giovani un elemento forte”.

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