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“La periferia sembra Beirut”, i Municipi di Roma lanciano sos sociale

L'allarme è per i servizi che, se non rimpolpati da nuovi stanziamenti, rischiano di fermarsi nei casi peggiori anche al 30 giugno

Pubblicato:16-06-2017 10:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:25

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ROMA – “La situazione del sociale si sta deteriorando in maniera esponenziale, in periferia sembra di stare a Beirut“. Lo dice, senza mezzi termini, il vicepresidente del V Municipio ed esponente del M5S, Mario Podeschi.

Si avvicina la fase dell’assestamento di bilancio del Campidoglio e nei Municipi della Capitale scatta di nuovo l’sos sociale, con servizi che, se non rimpolpati da nuovi stanziamenti, rischiano di fermarsi nei casi peggiori anche al 30 giugno.

È questo il quadro emerso stamattina in commissione Bilancio di Roma Capitale, presieduta da Marco Terranova (M5S), che ha visto l’audizione di presidenti e direttori dei Municipi in vista della manovra.


LA SITUAZIONE MUNICIPIO PER MUNICIPIO

La prima a intervenire è stata Lucia Roncaccia, direttore del I Municipio: “Per quanto riguarda il sociale abbiamo stilato una tabella sul dove arriviamo rispetto ai fondi stanziati, per esempio sappiamo che con l’Aec oggi come oggi arriviamo al 30 giugno 2017, per arrivare a fine anno ci mancano 400mila euro, o altri servizi dove chiediamo 448mila altrimenti arriviamo solo al 31 agosto. Poi parliamo di necessità per la manutenzione di sedi e di tutta una serie di altre spese, ma per noi la priorità ce l’ha il sociale. Inoltre, a livello generale, chiediamo un coinvolgimento maggiore nelle decisioni delle strutture territoriali”.

Per Roberta Capoccioni, presidente del III Municipio, “sui servizi assistenziali ogni anno troviamo un aumento delle utenze. Siamo contenti degli interventi sull’antincendio che per noi servono su 19 scuole, ma chiediamo fondi maggiori per i collaudatori delle opere pubbliche perché spesso abbiamo opere concluse che restano chiuse per la mancanza di queste figure. Detto questo, sull’accertato siamo in linea anche se manca del personale adeguato negli uffici per analizzare meglio e per tempo queste situazioni”.

In IV Municipio il problema è sempre lo stesso: come ha spiegato il direttore Maria Rita Capponi, “le cifre più importanti delle nostre richieste riguardano il sociale, in cui chiediamo 1,2 milioni in più in particolare per l’Aec: siamo tra i Municipi sotto la media con solo 5 ore settimanali e quindi abbiamo chiesto questo stanziamento per riuscire a garantire qualche ora in più. Chiediamo poi 390mila euro per il servizio Saish che ci servono per la liquidazione delle competenze e, uscendo dal sociale, 1 milione in più per la manutenzione degli edifici scolastici e dei mercati rionali. L’unica spesa che abbiamo previsto in conto capitale, infine, sono 40mila euro per ricomprare gli elettrodomestici nei nostri asili nido perché molte lavatrici sono rotte e spesso siamo costretti a lavare i panni in un nido e poi riportarli in un altro”.

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È stata poi la volta del V Municipio, la cui situazione è stata raccontata da Mario Podeschi, vicepresidente e assessore alle Politiche sociali: “Noi siamo il terzo municipio più numeroso di Roma e quello con l’età media più avanzata, e dal punto vista del sociale siamo in grande difficoltà. In alcune zone di Roma, come la nostra, e soprattutto nel quadrante Est, la situazione del sociale si sta deteriorando in maniera esponenziale: è giusto che il I Municipio sia la cartolina di Roma a livello mondiale, ma noi però siamo a Beirut. Serve assolutamente una rimodulazione dei fondi in bilancio”, l’appello di Podeschi. Nonostante ciò, il direttore del V Municipio, Luigi Ciminelli, ha comunque espresso “causa soddisfazione per lo stanziamento di bilancio iniziale del 2017”.

“CI VOGLIAMO METTERE LA FACCIA, DATECI LA RISORSE”

Per quanto riguarda il VI Municipio, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Aristodemo D’Orrico, “ci stiamo attivando per recuperare risorse, come 50-60mila euro dai passi carrabili, per un migliore e più preciso accertamento delle entrate. Ma nel nostro Municipio abbiamo il 40% degli alloggi Erp della città, circa 7mila, e quotidianamente abbiamo a che fare con denunce e quant’altro. Inoltre abbiamo 450 chilometri di strade e purtroppo c’è una problematica sulla manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre al problema sociale come tutto il quadrante Est, e su questo concordo con il collega Podeschi del V Municipio”.

Criticità, ha sottolineato D’Orrico, “ci sono anche con le bonifiche dell’amianto nelle scuole che stanno assorbendo tutti i fondi per le manutenzioni, che oggi sono quasi esauriti. Noi chiediamo i fondi e chiediamo il decentramento: abbiamo avuto il 74% del consenso elettorale e quindi ci vogliamo mettere la faccia e avere le risorse per soddisfare il territorio”.

 

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