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ROMA – Due jet modello Su-34 e Su-35 sarebbero stati i responsabili di un attacco che, il 28 maggio, avrebbe ucciso a Raqqa il Califfo Al-Baghdadi, il leader indiscusso del gruppo Stato islamico (Is).
È il ministero della Difesa di Mosca a diffondere solo oggi la notizia, aggiungendo che i funzionari sono al lavoro per verificarne la veridicità. Nel raid aereo avrebbero perso la vita anche circa 30 comandanti e 300 jihadisti neri, che l’agenzia ‘Tass’ definisce “le guardie del corpo” del Califfo.
Al momento la notizia non trova conferma ne’ sull’agenzia ‘Amaq’, megafono del gruppo armato, ne’ su testate notoriamente attente alle vicende siriane come l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) o Al-Jazeera.
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