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VIDEO | L’Emilia-Romagna nel maltempo: due morti, quattro dispersi. Dramma a Cesena con persone sui tetti, migliaia di sfollati

La Romagna è duramente colpita dal maltempo: situazione drammatica a Cesena, con persone che si sono messe in salvo sui tetti. Una vittima a Forlì, 6000 sfollati nel ravennate

Pubblicato:16-05-2023 11:42
Ultimo aggiornamento:17-05-2023 20:24
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di Cristiano Somaschini, Angela Sannai e Cristina Rossi

RIMINI – Due vittime e quattro dispersi, è il bilancio momentaneo dell’ondata di maltempo che nella giornata del 16 maggio ha investito l’Emilia-Romagna (tra piogge, frane, allagamenti e fiumi in piena). La prima vittima accertata, in tarda serata, è stata un morto che abitava in via Firenze a Forlì, nel quartiere Romiti, che è morto in seguito alla piena del Montone. A trovare il cadavere sono stati i Carabinieri. Lo aveva anticipato il sindaco, la conferma è poi arrivata dalla Prefettura poco dopo la mezzanotte.

I Carabinieri erano intervenuti in via Firenze per salvare una donna che chiedeva aiuto da un balcone, dopo che il Montone era esondato. Quando sono entrati al piano inferiore, allagato, per salvare anche lui, lo hanno trovato già privo di vita.


L’ondata di maltempo che ha imperversato su tutta l’Emilia-Romagna (oltre che sulle Marche) fin dalle prime ore di martedì 16 maggio ha colpito con particolare violenza la Romagna. Gravissima la situazione della provincia di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. Problemi anche nel bolognese, in Val di Zena, sul primo Appennino bolognese, il torrente Zena è esondato e ha invaso la strada e le aree verdi all’altezza di Botteghino di Zocca.

LE SITUAZIONI PIÙ DRAMMATICHE

A Forlì è esondato il Montone. A Cesena il fiume Savio è esondato in pieno centro, in via Roversano. La piena è ai massimi storici. Nella zona di via Roversano e via dei Mulini dopo l’esondazione del Savio sono “segnalate persone bloccate sui tetti per l’alto livello dell’acqua”, scrivono su twitter i Vigili del fuoco aggiungendo che sono in atto sull’area operazioni di soccorso con l’elicottero. Le immagini riprese dall’alto dai pompieri documentano lo straripamento del Savio con case, strade e campi completamente invasi dall’acqua. A Faenza in serata l’acqua è arrivata in città: i fiumi Marzeno e Lamone sulle 22 hanno superato gli argini e l’acqua è entrata in città. Il sindaco Massimo Isola ha aperto Palazzo del Podestà per accogliere chi avesse lasciato la propria casa.

Durante la giornata si sono state evacuazioni in tutta la regione Emilia-Romagna, moltissime strade si sono allagate e ci sono state anche numerose frane. Molti centri (tra cui Riccione e Cattolica) hanno chiuso tutti i sottopassi. A Riccione si è allagato il pronto soccorso e altre zone della città. I sindaci, dal ravennate al forlivese, dall’inizio del pomeriggio in poi hanno cominciato a lanciare appelli a salire ai piani alti oppure a essere pronti a lasciare le abitazioni. Sono pronti i piani di evacuazione.

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ALTRI 60 MILLIMETRI DI PIOGGIA FINO ALLE 12 DI DOMANI

In Emilia-Romagna “la realtà ha superato le peggiori previsioni” sull’ondata di maltempo attesa per oggi e adesso, ammette in un video su Facebook il presidente Stefano Bonaccini, “la situazione è davvero drammatica in molte zone” della regione. E dalla mezzanotte di stasera alle 12 di domani sono attesi altri 60 millimetri di acqua. Che va ad aggiungersi alla tantissima caduta oggi che “in alcuni casi ha raggiunto e superato quella di due settimane fa che già era stata, pe1r quantità e intensità, senza precedenti”, sottolinea Bonaccini. Troppa acqua, su terreni già zuppi che non riescono quindi ad assorbirla. Così i fiumi si riempiono ed esondano e Bonaccini non esclude altre tracimazioni nella notte.

Dunque, “la prima cosa è l’incolumità delle persone” a cui il presidente della Regione raccomanda di ascoltare i consigli e le indicazioni per la sicurezza, “nessuno metta a rischio la propria incolumità“. Poi, assicura, dopo il terremoto, dopo la pandemia, l’Emilia-Romagna saprà rialzarsi anche stavolta: “Non pensavamo di dover vivere una situazione così drammatica, ma riusciremo a risarcire chi ha avuto danni e a ricostruire ciò che è stato danneggiato“, promette Bonaccini dicendo anche di sentire il Governo “vicino”.

POSSIBILI OLTRE 6.000 SFOLLATI NEL RAVENNATE

Sono oltre 6.000 le persone in provincia di Ravenna invitate dalla Prefettura a lasciare le proprie abitazioni in prossimità dei fiumi in piena. Circa 5.000 nel Comune di Ravenna, vicine al Savio, e 1.300 in quello di Cervia. Ma sono tutti i corsi d’acqua a fare paura. Il livello del Montone è oltre il livello rosso a Forlì e oltre l’arancione a Ravenna, e sta crescendo molto velocemente. Massima attenzione dunque per gli abitanti di Ragone, San Marco e Borgo Montone, case sparse comprese, che devono prepararsi per una eventuale evacuazione. In merito è attiva la palestra della scuola Itis di Ravenna con ingresso da via Cassino 71/a, allestita come primo centro di Protezione civile. In tutti i paesi coinvolti dalla piena del Montone e nei centri di protezione civile ci saranno un coordinatore, due assistenti sociali, un tecnico dell’edilizia pubblica e un componente della giunta comunale. Il torrente Bevano ha superato la soglia rossa e bisogna prestare grande attenzione nell’area fra via Dismano e via Ponte della Vecchia. Mentre i residenti devono prepararsi per una eventuale evacuazione. In questo caso è attiva la scuola di San Pietro in Campiano, viale 2 giugno 1946 numero 2. Già sfollate tutte le case fra via Dismano e via Ponte della Vecchia e tutta la zona industriale e artigianale di via Bevano e tutte le case intorno.
Il fiume Savio sta facendo danni molto gravi nel cesenate, dove il livello è ben al di là del rosso, mentre nel ravennate è sull’arancione con il livello che sta salendo molto velocemente. A prepararsi a lasciare la proris casa sono in questo caso gli abitanti di Mensa, Matellica e Castiglione di Ravenna.
Il fiume Ronco a Forlì è già oltre il rosso, a Ravenna oltre l’arancione e sta crescendo molto velocemente. Per gli abitanti di Borgo Sisa, Coccolia e Durazzano è possibile una eventuale evacuazione. Massima attenzione anche per il Ronco, che sta raggiungendo livelli molto preoccupanti.

IRENE PRIOLO (EMILIA-R): “STATE IN CASA E PRONTI AD EVACUARE”

“È necessaria massima attenzione dei cittadini, che devono rimanere il più possibile a casa e in caso di richiesta di evacuazione devono assecondare le richieste dei Comuni”. Nuovo appello della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, nel pieno della nuova emergenza maltempo. La situazione, dice la titolare di Ambiente e Protezione civile nella giunta Bonaccini incontrando la stampa in viale Silviani, è “molto difficile” e a preoccupare in particolare è la situazione di Cesena. La piena del Savio è ai massimo storici e “stiamo lavorando per evitare la tracimazione del Savio a Cesena”.

In particolare un ponte ferroviario in città “crea una strozzatura e stiamo cercando di capire come affrontare questa situazione”. Già nel primo pomeriggio in città era stato chiuso il Ponte nuovo, per togliere rami e detriti che ostruivano il passaggio dell’acqua. Nel complesso in regione si sono registrati “superamenti di livello 3 in undici corsi”, sottolinea Priolo.

ALLAGAMENTI E FIUMI ESONDATI

Allagamenti si sono avuti a Riccione, dove è invaso dall’acqua il centro e il Pronto soccorso, “ma stiamo avendo problemi anche a Faenza“, dice Priolo. E anche a Forlì e Forlimpopoli l’attenzione è massima per le piene in arrivo dei fiumi Montone e Ronco. Lo stesso nel ravennate, dove a Faenza è esondato il Rio Samoggia e il Marzeno registra una piena molto significativa. Il Savio crea problemi anche a Bagno di Romagna: è al limite di esondazione in vari punti e genera criticità sulla statale, arteria di collegamento con Cesena. A Cesenatico sono allagati tratti di lungomare, aree limitrofe e strade nel forese, a Gatteo è esondato il torrente Rigossa ed è in pericolo il centro abitato di Sant’Angelo; sempre a Gatteo preoccupazione per il livello del Rio Baldone.

Allagamenti diffusi anche a Forlimpopoli con alcuni casi di viabilità interrotta; criticità per la piena del Montone anche a Portico e San Benedetto. A Bertinoro esondazioni dei corsi d’acqua Ausa, Bevano e Rio Salso: sono probabili nuove evacuazioni. Case garage e cantine allagate anche a San Mauro Pascoli. A Dovadola sono in corso nuove evacuazioni per le piene del reticolo minore. A Modigliana chiusa per allagamento anche la provinciale 20. Per quanto riguarda le frane, nel forlivese-cesenate, molto critica la situazione del dissesto a Tredozio con sei frane già rilevate in via Isola, al monte Busca ai confini con Portico, via Santa Maria, via Rocchigiana, strada del sole e Provinciale 86. Proprio sulla Provinciale, una frana isola 42 cittadini che abitano a monte. A Sogliano, per un dissesto sulla provinciale 13, saranno fatte evacuare 50 persone nella zona del Ponte Uso. Sempre lì, il fiume Uso è tracimato. A Predappio risultano decine di strade chiuse perché allagate. Frane segnalate nel bolognese, principalmente a Pianoro e Monterenzio. A Ravenna si sono verificate due nuove frane sulla strada provinciale 63 a Zattaglia.

ATTESA ALTRA PIOGGIA

“Stiamo gestendo un evento molto difficile, sono previste altre precipitazioni: probabilmente arriveremo entro la mezzanotte a 120 millimetri di pioggia sulle 24 ore. Da Bologna a Rimini è stata prevista la chiusura delle scuole, mentre a Modena c’è una riunione in corso e si prenderà una decisione”. A Ravenna si prepara una palestra con brandine per gli evacuati. Per quanto riguarda le previsioni, come spiega Arpae ci sarà un miglioramento per la parte orientale della regione dove le precipitazioni diminuiranno nelle prossime ore. In compenso però si intensificheranno al centro, tra Bologna e Modena. Domani comunque dovrebbe piovere considerevolmente meno di oggi, sui 20-30 millmetri. Le mareggiate continueranno invece nella notte e sono possibili esondazioni dei fiumi a ridosso della costa romagnola. Sono 930 i volontari in campo per affrontare l’emergenza.

A FORLÌ “SITUAZIONE FIUMI GRAVISSIMA, SALITE AI PIANI ALTI”

A Forlì la situazione dei fiumi “è gravissima”, quindi le persone “che abitano ai piani terra e interrati, si portino immediatamente ai piani superiori”. È l’avviso preoccupatissimo che arriva dal Comune che raccomanda “vivamente” di non muoversi e di “non avvicinarsi per alcun motivo ai fiumi, agli argini e alle strade” vicine ai corsi d’acqua. A destare timore è “un fenomeno eccezionale alla confluenza dei fiumi Montone e Rabbi, con amplissima espansione delle acque” previsto “a brevissimo”. Per questo il Comune manda a dire a chi ha bisogno di essere evacuato di contattare immediatamente la Polizia locale.

PROVINCIA FORLÌ-CESENA TRA FRANE, ALLAGAMENTI E PIENE

Mentre le scuole si “inginocchiano” al maltempo in quasi tutta la Romagna per la giornata di domani, la situazione rimane critica dalla montagna alla costa. Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini annuncia l’arrivo dell’idrovora con la Protezione civile per fare fronte alla situazione del Rio della Grotta, al quartiere Ronco.
Il livello dell’acqua si sta infatti alzando e desta “particolare preoccupazione”. Sotto stretta vigilanza anche Montone e Rabbi. Molte strade, soprattutto nel forese, si sono allagate in più punti e si valuta di chiuderle al traffico, in via precauzionale. Problemi anche in via Decio Raggi direzione Carpena, che è “fortemente compromessa”. Tra ieri e oggi sono stati distribuiti migliaia di sacchi di sabbia, una costante in tutta la Romagna in queste ore. Partendo dalle zone più fragili e dai quartieri a ridosso di fiumi e canali.

Il primo cittadino di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, Daniele Valbonesi, aggiorna su una serie di frane e smottamenti che interessano le strade della collina e non solo, con disagi alla circolazione e provinciali interrotte. Il fiume Ronco-Bidente cresce di livello, anche perché la diga di Ridracoli è di nuovo colma, e c’è “attenzione massima”, così come per Lamone e Savio. “Situazione grave” anche a Bertinoro: come segnala la prima cittadina Gessica Allegni, il territorio è in fase di allagamento generalizzato e l’acqua è entrata in alcune abitazioni. Anche qui si distribuiscono sacchi di sabbia e l’amministrazione sta predisponendo soluzioni di accoglienza per eventuali sfollamenti.

Problemi per i corsi d’acqua anche a Cesenatico e nel suo entroterra, in particolare per Pisciatello, Rigossa e Olca. Le prossime 24 ore saranno “complicate”, sottolinea il sindaco Matteo Gozzoli. Al centro della Protezione civile sono ancora in distribuzione i sacchi di sabbia per proteggere le case e in zona è una corsa contro il tempo per rafforzare i varchi in attesa del picco della marea atteso per le 21. Marea che in questo momento sta dando una tregua permettendo ancora un flusso tutto sommato regolare dei corsi d’acqua in piena.

Intanto, arriva un messaggio di solidarietà ai territori e gli abitanti da parte del deputato della Lega e segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone che si dice “preoccupato”. Il parlamentare spiega di essere in continuo contatto coi Comuni romagnoli “flagellati dal maltempo, con fiumi e torrenti che esondano, frane, allagamenti, pioggia battente, vento forte e mareggiate”. E di partecipare “con apprensione e dispiacere all’angoscia di chi sta perdendo il frutto del proprio lavoro nei campi, di chi è sfollato dalla propria casa per il timore di frane, di chi sta subendo danni e pericoli dall’allagamento della propria casa, del proprio capannone, della propria azienda”. I romagnoli, aggiunge, “sono gente forte e pronta a risollevarsi. Passata questa buriana, anche grazie all’attività indefessa di Vigili del fuoco, Protezione civile, Polizia municipale e Forze dell’ordine che ringrazio di cuore, dovremo fare la conta dei danni ma anche degli errori di programmazione e progettazione territoriale, tirarci su le maniche e andare avanti”. Morrone si mette “a disposizione delle amministrazioni locali per eventuali necessità”.

DISASTRO A CESENA, ELICOTTERI E GOMMONI PER SALVARE PERSONE

“Resistiamo e manteniamo la lucidità”. Drammatico appello del sindaco di Comune di Cesena, Enzo Lattuca, con l’esondazione del Savio che sta facendo molti danni in città. La priorità è “salvare le persone”, ribadisce più volte in diretta Facebook stasera.

La situazione è “disastrosa: state lontani dai fiumi“, sono decine le chiamate di famiglie salite al primo piano e sui tetti nella zona di San Rocco e via Coversano, prima e dopo il ponte Vecchio, gestite dai Vigili del fuoco. Sono in azione tre elicotteri, più uno dell’Aeronautica militare in arrivo da Cervia, due gommoni e mezzi nautici. E due postazioni per gli sfollati nelle palestre Salvo D’Aquino e Don Milani. Un canale a parte è stato aperto per gli anziani fragili la cui evacuazione è cominciata da qualche ora. Ci sono anche aree senza luce, e pure in Comune viene ogni tanto a mancare. L’impegno deve essere, esorta Lattuca, a non fare trasformare “una catastrofe” in una “tragedia. Dobbiamo resistere e pensare dopo agli ingenti danni alle cose”. Per la vicina Forlì l’amministrazione lancia l’allarme esondazione con l’onda di piena prevista tra le 19.30 e le 20.30. La situazione di emergenza riguarda tutta la città con i quartieri vicini ai corsi d’acqua più a rischio.

IN EMILIA-R. PER ORA 901 EVACUATI, MOLTI ALLAGAMENTI

Gli evacuati in Emilia-Romagna a metà giornata erano 901: la maggior parte, 528, nel ravennate; altri 199 in provincia di Bologna, 164 nel forlivese-cesenate, 10 nel modenese e tre nel reggiano. Altre evacuazioni di aree a rischio allagamento sono in corso, a cura dei comuni, come a Mercato Saraceno. E’ il primo bilancio della giornata da parte della Regione. A preoccupare in questa fase sono soprattutto le piene dei fiumi. Già registrati superamenti del livello 3 (allarme) in alcune stazioni su 10 corsi d’acqua: Idice, Samoggia, Savio, Marzeno, Voltre, Marecchia, Pisciatello, Ausa, Uso e Montone.

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Sul Voltre, affluente del Ronco, è già superato il massimo storico (negli ultimi 20 anni) di 1,82 metri di livello idrometrico ed ora l’onda di piena ha già toccato 2,46 metri. Vari gli allagamenti in corso, con conseguenti evacuazioni a cura dei comuni. A Riccione è stata chiusa la stazione, oltre a ponti e sottopassi. In Appennino sono segnalate frane e smottamenti. In innalzamento i livelli di altri fiumi della Romagna e del bolognese: Ronco, Conca, Rabbi, Lavino, Lamone, Sillaro e Quaderna, già interessati dal maltempo di inizio maggio.

Per quanto riguarda le frane, a Ravenna se ne sono verificate due nuove sulla Strada Provinciale 63 a Zattaglia. Altre due frane anche nel bolognese, di cui una a Pianoro e una a Monterenzio. Le previsioni del Centro funzionale nazionale confermano piogge fino a domani pomeriggio, in estensione dalla Romagna alla parte centrale della regione.

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IN ROMAGNA SMOTTAMENTI E STRADE INTERROTTE, ANAS AL LAVORO

In Romagna le piene dei fiumi e gli smottamenti su alcune strade vedono gli addetti di Anas al lavoro sulle statali di competenza. Sono in corso, infatti, i monitoraggi dei corsi d’acqua che hanno raggiunto la piena e la pulizia nei tratti interessati da smottamenti, oltre alla gestione della viabilità e dei percorsi alternativi dove la strade sono chiuse.
Nella provincia di Forlì Cesena il personale è al lavoro lungo la statale 71 Umbro casentinese romagnola dove è chiuso il tratto tra Sarsina Sud e Quarto, in via precauzionale per rischio smottamenti, per chi viaggia in direzione Roma nel tratto tra il km 232,500 ed il km 226,950. A causa di una frana è chiuso anche il tratto nei pressi di Quarto, al km 226,800 dove gli addetti Anas stanno liberando la strada e monitorando del versante per poi istituire, appena possibile, il senso unico alternato. Ci sono punti, poi, dove i fiumi straripati hanno invaso le strade provocando allagamenti. In provincia di Ravenna è chiusa, per rischio di esondazione del Marecchia, la statale 16 “Adriatica” a Rimini dal km 201 al km 201,500. Il traffico viene deviato su viabilità locale e autostradale tra gli svincoli di Rimini Nord e Rimini Sud. Inoltre sulla SS 16 a Cervia il traffico è temporaneamente rallentato per allagamento nei pressi del km 172,600. Sempre in provincia di Rimini, per allagamento, il traffico è momentaneamente rallentato sulla strada statale 72 “di San Marino” nel comune di Cerasolo dal km 7,000 al km 5,000 e dal km 4,00 al km 2,600.

RICCIONE CHIUDE SCUOLE ANCHE DOMANI, ALLAGATO PRONTO SOCCORSO

Riccione sta vivendo una giornata decisamente critica sotto il profilo del tempo. Anche il Pronto soccorso si è allagato così come molte strade e sottopassi cittadini che sono stati chiusi, e i Vigili del fuoco sono dovuti intervenire più volte anche con i gommoni.
Le scuole, le palestre e i centri diurni rimarranno chiusi anche domani e la sindaco Daniela Angelini ribadisce l’invito a evitare spostamenti non necessari.

IL SINDACO DI RICCIONE: “NON USCITE DI CASA”

Si consiglia di non uscire di casa“. È l’appello che lancia sui social il Comune di Riccione, in provincia di Rimini, dove causa maltempo e conseguenti allagamenti che interessano diversi viali della Perla Verde, sono stati chiusi tutti i sottoponti e i ponti. Così come la stazione ferroviaria.

Il livello della marea al porto si è alzato però non è ancora arrivato a lambire le barriere di sacchi protettive. Tuttavia è previsto che nelle prossime ore l’intensità della pioggia possa aumentare.

A RICCIONE ‘TUFFO’ VIGILI NEL SOTTOPASSO PER SALVARE 2 PERSONE

L’allagamento evidente del porto canale di Riccione e le transenne a bloccare l’accesso non hanno impedito a un camioncino, questa mattina alle 10, di tentare il passaggio. E le due persone a bordo, due uomini di origine straniera, si sono salvate solo grazie all’intervento di due agenti della Polizia locale. Non l’unico in questa giornata di eccezionale maltempo sulla Perla Verde e in tutta la Romagna.
Al porto canale l’acqua era alta e fredda questa mattina, ma vedendo i due bloccati all’interno del veicolo, Erica Leonardi Cambrini e Sofia Pompili, in quel momento a presidio dei sottopassi, non hanno esitato a immergersi per portarli in salvo. Poco più tardi l’ispettore Lorenzo Grassi e l’agente Laura Caputo hanno dovuto addirittura spingere un’auto per farla uscire dal sottopasso in cui era bloccata perché il conducente, terrorizzato all’idea di perdere la macchina, si rifiutava di scendere.

Insomma, nonostante la presenza delle transenne e degli agenti lungo le strade,

A CATTOLICA FIUMI SORVEGLIATI E SCUOLE CHIUSE ANCHE DOMANI

Dopo una mattinata caratterizzata da forti piogge e strade allagate, nel pomeriggio a Cattolica, nel riminese, i sottopassi stradali sono stati liberati. I fiumi sono al limite, ma ancora entro gli argini. Oggi pomeriggio il meteo è migliorato e l’emergenza è rientrata, ma la guardia resta alta in previsione delle ulteriori piogge serali e notturne, e anche domani le scuole di ogni ordine e grado restano chiuse, come previsto con ordinanza, e idem per palestre e centri diurni. “La proroga della chiusura è stata decisa durante l’incontro di oggi tra amministratori, responsabili della protezione civile, tecnici coordinati dal prefetto, per fare il punto sulla situazione maltempo, che sta imperversando dalle prime ore del mattino sulla provincia di Rimini”, riporta la pagina Facebook del Comune.

Nel pomeriggio, anche se era previsto, un ulteriore peggioramento, in realtà si è avuta una pausa dalle precipitazioni che sono riprese in prima serata. Al momento “sorvegliati speciali restano due fiumi, in particolare il Tavollo, al confine con Gabicce Mare e il Ventena, che risultano a livelli limite”, spiega il vicecomandante della Polizia municipale, Alberto Gasparotto. Nel corso del pomeriggio i Vigili del fuoco e la polizia locale sono intervenuti per liberare le strade da diversi alberi caduti e i sottopassi stradali allagati. “In uno era rimasta bloccata un’automobile, senza conducente- spiega- che è stata rimossa”. Resta invece inagibile e completamente allagato il sottopasso ferroviario pedonale di via Macanno, in cui pochi giorni fa era stata conclusa l’opera di restyling del writer Ermes Vichi. Il Comitato di quartiere ha chiesto l’intervento dei vigili per poterlo liberale prima possibile, dato che il sottopasso è utilizzato molto da pendolari e anziani.

I fiumi Tavollo, Ventena e Torconca sono sotto costante osservazione della Protezione civile, spiega, a metà mattinata hanno avuto incrementi della portata, ma non presentavano soglie di allarme per i livelli idrometrici. C’è grande attenzione per il Tavollo per cui si prevede maggiore criticità nelle prossime ore. Ancora nessuna evacuazione, ma si sta provvedendo a mettere a disposizione della popolazione nelle zone più critiche dei sacchi di sabbia. Inoltre, “mi risulta che i vigili del fuoco siano in questo momento in via Zara ad aiutare una famiglia”, aggiunge Uguccioni.

Intanto dai canali del Comune e della Protezione civile di Cattolica si invita alla massima attenzione nelle prossime 3/4 ore, a metà pomeriggio, quando “si raggiungerà l’apice del fenomeno meteorologico e conseguentemente la massima criticità idraulica complessiva”. “Le precipitazioni- riferisce l’amministrazione- stanno determinando incrementi di portata del fiume Conca e degli altri corsi che potrebbero mettere in crisi il sistema fognario di alcune zone”. Si invita alla massima attenzione per allagamenti nelle zone delle vie delle Regioni, Torconca ed Oriolo, Verdi, Ferrara, alcuni tratti di via Emilia-Romagna e Petrarca. Chiuso anche l’Acquario di Cattolica, situato in un’area critica della città.

SACCHI DI SABBIA PER FERMARE IL MARE

A Cesenatico in provincia di Forlì-Cesena in via Saffi 92 continua la distribuzione dei sacchi di sabbia (per fermare il mare) a cura dei volontari di Radio Soccorso e di Croce Rossa e degli operatori di Cesenatico Servizi. Si sta monitorando tutto il territorio dalla costa all’entroterra e per il momento la situazione é sotto controllo.

A FORLÌ IN DISTRIBUZIONE CENTINAIA SACCHI DI SABBIA

Sale l’attenzione a Forlì per fare fronte al maltempo che imperversa sulla città e non solo. Gli uomini di Dedalo, la società consortile che per il Comune si occupa di allagamenti alla viabilità, ostruzioni di caditoie, griglie acque e buche su strade, hanno già effettuato numerosi interventi di messa in sicurezza della viabilità urbana e altrettanti ne eseguiranno nel corso della giornata, laddove necessario. Il sindaco Gian Luca Zattini ha riunito alle 9 di questa mattina il Centro operativo comunale per fare il punto sullo stato di allerta.

Al Cup di via Cadore, dopo la mobilitazione delle ore notturne, decine di volontari stanno riempiendo in queste ore centinaia di sacchi di sabbia, per soddisfare le crescenti richieste di cittadini e residenti che arrivano soprattutto dai quartieri più fragili, già vittime della prima ondata di maltempo, come i Romiti e Villafranca. “C’è grande attenzione per scuole, impianti sportivi ed edifici pubblici. I nostri tecnici stanno monitorando la situazione di tutti i plessi, con priorità a quelli più esposti al rischio allagamenti”, aggiunge il sindaco. Osservato speciale continua a essere il fiume Montone, il cui livello idrometro desta “forte preoccupazione”. Comunque “la situazione per il momento è sotto controllo”, tranquillizza il primo cittadino. Il Coc si riunirà di nuovo alle 14 dopo l’incontro con il prefetto Antonio Corona con tutti gli altri sindaci della provincia.

Piccoli allagamenti di strade si sono verificati anche a Cesena in modo specifico a San Vittore, in prossimità del polo Amadori, mentre si registrano alcune colate di fango sulle provinciali 29, 75 e 95. “Al momento- sottolinea il sindaco Enzo Lattuca- fatta eccezione per qualche piccolo episodio, non si rilevano situazioni di criticità. I fiumi e i corsi d’acqua sono osservati speciali e si segnalano rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici del Pisciatello, che alle 8 di questa mattina ha superato il livello 2 all’altezza di Case Castagnoli; e del Savio, nel punto di rilevazione di Mercato Saraceno. Nel corso di queste ore sono in corso mirate operazioni di verifica dello stato degli argini sul Savio, in prossimità del Pisciatello, di Rio Marano, del Cesuola e del torrente Borello. Sotto controllo anche i sottopassi.

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