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Sanità, aperto il convegno Aiic. Leogrande: “Virtuosità per rilanciare il Sud”

Il presidente AIIC Lorenzo Leogrande nel suo discorso inaugurale ha sottolineato che l'associazione quest'anno nel suo convegno "vuole mettere a fuoco il valore della sanità italiana

Pubblicato:16-05-2019 18:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28

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ROMA – Si è aperto questa mattina presso la sede universitaria di Catanzaro il XIX Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, evento che di fronte a circa 2000 partecipanti mette a tema un rapporto particolarmente sfidante, quello tra Tecnologie, accessibilità ed esiti.

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Il programma congressuale – che da oggi si protrarrà fino a sabato 18 maggio – vede susseguirsi oltre 40 sessioni e 14 corsi di formazione, oltre ad una serie di eventi collaterali che interesseranno la città di Catanzaro e la stessa sede universitaria.

Il presidente AIIC Lorenzo Leogrande nel suo discorso inaugurale ha sottolineato che l’associazione quest’anno nel suo convegno “vuole mettere a fuoco il valore della sanità italiana: una scelta operata per garantire uno sguardo trasversale sulla qualità dell’innovazione tecnologica, sull’universalità dell’offerta assistenziale, e sull’importanza di porre attenzione sugli effetti concreti delle prestazioni sanitarie”.

La sessione inaugurale dell’evento ha visto tra gli altri la presenza e gli interventi di Saverio Cotticelli e Thomas Schael (commissari alla sanità presso la Regione Calabria), di Giuseppe Lucibello, direttore generale dell’Inail, di Antonio Gaudioso, segretario nazionale di cittadinanzattiva e di Eugenio Guglielmelli, uno dei più celebri docenti italiani di robotica biomedica.

Il saluto istituzionale nella cerimonia di avvio dei lavori è stato portato da Franco Pacenza, delegato regionale per la sanita, che ha sottolineato l’importanza per la Calabria di un convegno di portata nazionale: “Riteniamo che questa tre giorni congressuale dell’Associazione nazionale ingegneri clinici sia una straordinaria occasione per mettere in rete anche il nostro territorio nei processi di sviluppo tecnologico nazionali e internazionali”.

“La Regione – ha proseguito Pacenza – ha dato da subito la disponibilità a collaborare perché riteniamo positivo che questa tre giorni, che raccoglie il grosso dell’innovazione tecnologica in sanità, oggi si realizzi in Calabria. La tecnologia è l’orizzonte vero per una sanità sempre più vicina ai cittadini, un orizzonte già dentro il nostro quotidiano. Perciò anche attraverso questo incontro sollecitiamo i grandi produttori ad avviare investimenti in tecnologia di primo livello nella nostra regione. Non ci stiamo ad essere rappresentati come una periferia e tanto meno non ci stiamo ad essere considerati un bancomat, un’area di consumo. È paradossale che mentre in queste ore si discute di una legge speciale per la Calabria altre Regione del Nord chiedono più autonomia. Ma non possiamo permettere che i vagoni si stacchino dal treno. Vogliamo stare nel Sistema Paese con i pro e i contro di qualsiasi altra area territoriale”.

Lorenzo Leogrande nel suo intervento ha ringraziato la Regione per aver accompagnato le motivazioni della scelta della Calabria e di Catanzaro come location del XIX convegno AIIC: “qui ci sono un ospedale ed una università che rappresentano per noi una duplice dimensione concatenata ideale, perché ci consente il confronto tra corso di Laurea in ingegneria biomedica, facoltà di medicina, professioni sanitarie“.

“Sinceramente – ha sottolineato il presidente AIIC – andiamo orgogliosi di questa scelta: il Sud non è quel buco nero che certa narrazione vuole dipingere. È una terra complessa, con risorse spesso nascoste. Ne abbiamo avuto conferma con i progetti innovativi arrivati presso la segreteria del nostro premio Health technology Challenge: da questa terrà sono arrivati quasi 40 progetti di giovani ingegneri, di start up e da spin off accademiche, tutte proposte che da un lato affermano l’alto grado di specializzazione di chi opera all’interno delle tecnologie per la salute in Calabria, e che dall’altro dimostra che non è vero che tutte le migliori teste vanno al Nord”.

Il Sud ha bisogno di venire alla luce, di venire a galla, di mettersi in discussione non per morire di fuoco amico, bensì per rilanciarsi. Esiste un Sud ed una Calabria virtuosa che conosce l’importanza di presentarsi come terra di grande potenziale, anche nelle sue realtà legate alla sanità. Per questo – ha concluso Leogrande – vogliamo parlare di valore. Per questo abbiamo scelto di farlo in Calabria”.

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