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FOTO e VIDEO | Napoli, cittadini e istituzioni in marcia a Teduccio: “No all’abbandono”

A Napoli la seconda edizione del corteo 'Io non ci sto' contro l’abbandono del quartiere di Napoli est. Il sindaco de Magistris: "Noi ci siamo, non abbandoniamo nessuno"

Pubblicato:16-05-2019 17:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28
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NAPOLI – 1500 persone in marcia a San Giovanni a Teduccio durante la seconda edizione del corteo ‘Io non ci sto‘, per protestare contro l’abbandono del quartiere di Napoli est da parte delle istituzioni. La manifestazione è stata organizzata dalla rete Napoli Zeta con la collaborazione del parroco della chiesa di San Giuseppe e Madonna di Lourdes, don Modesto Bravaccino, e la preside dell’Istituto comprensivo Vittorino da Feltre Valeria Pirone.

Il corteo, composto principalmente dagli studenti delle scuole della zona, si è riunito nei pressi del parco Massimo Troisi a San Giovanni a Teduccio ed ha sfilato con cori e striscioni contro il degrado del quartiere. Punto d’arrivo il parco Teodosia, dove 13 rapper napoletani si sono esibiti in un concerto gratuito.






A metà percorso una sosta in piazza Capri dove don Modesto Bravaccino ha tenuto un discorso. Diversi i rappresentanti delle istituzioni che hanno marciato a fianco della società civile, nonostante le accuse di abbandono mosse dai promotori proprio alle istituzioni. Tra questi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore all’Istruzione della Regione Campania Lucia Fortini, il senatore e presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. Presente anche il giornalista sotto scorta Sandro Ruotolo, che ha chiesto la presenza armata dello Stato e criticato le passerelle dei politici.

De Magistris ha accolto “il grido di dolore” di un quartiere che “giustamente vuole sempre di più. Ma noi ci siamo, con azioni concrete, non abbandoniamo nessuno”. “La scuola in Campania è viva, con gesti simbolici come oggi ma soprattutto – ha ribadito Fortini – con fatti concreti come il programma Scuola viva, per far capire a questi ragazzi che la regione gli appartiene”.

“Le istituzioni hanno solo fatto il loro dovere a venire, vedremo se ci saranno anche domani mattina. Questa marcia è preparata da molto prima degli ultimi agguati, contro l’abbandono del quartiere che da anni crea terreno fertile per i clan“, ha detto Deborah Divertito, coordinatrice di Napoli Zeta.

Nel Rione Villa, a San Giovanni a Teduccio, lo scorso 9 aprile è stato ucciso in un agguato il 57enne Luigi Mignano, mentre insieme al figlio accompagnava il nipotino a scuola. E da tempo il quartiere è terra di scontro fra i clan camorristici della zona. “Non torniamo indietro“, ha detto Valeria Pirone, “oggi è un giorno di rottura, le istituzioni non ci abbandonino mai più”.

di Giovanni Maria Gambini

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