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VIDEO | Senegal, ecco ‘Widim Pompe’: i contadini lavorano via sms

Oumar Basse (Ceo Nano Air): "Diamo soluzioni semplici e digitali"

Pubblicato:16-05-2019 16:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28

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ROMA – “Uno dei principali problemi del Senegal, è che ha migliaia di agricoltori vivono lontano dalle coltivazioni e quindi devono fare diversi chilometri solo per premere il pulsante con cui attivare il sistema di irrigazione. Per fare questo, non solo impiegano tempo ma anche denaro, pensiamo alla benzina usata per spostarsi. Per questo abbiamo sviluppato un congegno piccolo, economico e semplice da usare: tramite cellulari tradizionali o con lo smartphone si invia un comando via Sms che fa partire l’irrigazione, e si può decidere anche la quantità di acqua da impiegare”.

BASSE: “IL NOSTRO OBIETTIVO E’ FORNIRE RISPOSTE SEMPLICI E DIGITALI”

A illustrare questo progetto alla ‘Dire’ è Oumar Basse, 27 anni, cofondatore e Ceo dell’azienda senegalese Nano Air, fondata nel 2016 e che vanta già tanti riconoscimenti per aver dato soluzioni tecnologiche innovative ed ecosostenibili. “Il nostro obiettivo- dice Basse, un team di giovani innovatori come lui alle spalle- è di fornire risposte semplici e digitali a problemi quotidiani”.

ECCO COME FUNZIONA WIDIM POMPE

Una di queste risposte è la ‘Widim Pompe’, un congegno che si collega all’impianto di irrigazione e a cui va collegato il proprio telefono cellulare per controllare tramite Sms tempi e durata dell’irrigazione dei campi. Il sistema permette anche “di raccogliere dati sulla quantità di acqua e corrente elettrica che l’impianto usa, fornendo delle statistiche che consentono agli agricoltori di operare scelte in ottica di risparmio”.


Una tecnologia semplice quanto economica: il costo dell’apparecchio è di circa 300 euro, laddove “l’utente può scegliere di comprare una componente alla volta, del costo di 75 euro”. Ma perché impiegare gli Sms? “In Senegal l’80 per cento dei piccoli agricoltori non ha uno smartphone” risponde il Ceo di Nano Air, che aggiunge: “Inoltre in molte zone la rete internet non arriva. Quindi l’utente può scegliere se usare il suo cellulare tradizionale oppure scaricare una app tramite smartphone. Non servono competenze particolari: basta saper digitare un numero telefonico”.

Occasione dell’intervista è Exco 2019, la prima edizione della Fiera internazionale dedicata alla cooperazione allo sviluppo, organizzata dal ministero degli Affari Esteri e dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo presso la Nuova Fiera di Roma. Perché avete deciso di portare il vostro progetto qui? “Siamo qui grazie alla Fondazione Aurora, perché puntiamo a trovare partnership con altre aziende, con l’obiettivo di crescere ancora e allargarci ad altri mercati” conclude Oumar Basse.

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