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Salvini: “Spread solito ricatto, ora si cambia. Un leghista al Viminale per rimpatri e espulsioni”

Il leader del Carroccio parla in diretta Facebook e annuncia: "Fatti grandi passi avanti, entro oggi si chiude"

Pubblicato:16-05-2018 10:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53
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ROMA – “Provano a fermarci coi soliti ricatti dello Spread che sale, delle Borse che scendono e delle minacce europee. Stavolta si cambia“. Cosi’ Matteo Salvini, in una diretta via facebook dove annuncia: “Abbiamo fatto dei bei passi in avanti. Entro oggi dovremmo chiudere col programma“.

“Ve lo ricordate lo spread?- aggiunge Salvini- Sale lo spread, scendono le borse, preoccupazione a Washington e Berlino. Se nei salottini sono preoccupati vuol dire che stiamo facendo qualcosa che è giusto“.

Un passaggio anche sul Financial Times: “Dice che arrivano i barbari a Roma? Meglio barbari che servi, noi non svendiamo nulla: prima gli italiani”.


“UN LEGHISTA AL VIMINALE PER RIMPATRI ED ESPULSIONI”

Quello dell’immigrazione è “un fronte caldo, siamo a maggio e ricominciano gli sbarchi. Qualcuno dall’Europa minaccia e vuole che l’Italia continui a calare le braghe. La Lega invece vuole una stretta sull’immigrazione clandestina e un ministro della Lega che si occupi di sicurezza e confini sarebbe un garante”. Lo dice Matteo Salvini, in diretta Facebook, dove chiede più “soldi” per “rimpatri ed espulsioni”.

“Se parte un governo con la Lega all’Interno- spiega Salvini- i 5 miliardi per l’accoglienza vengono quanto meno dimezzati, per mettere un po’ di soldi sul capitolo rimpatri, allontamenti, espulsioni”.

“NON SARO’ OSTACOLO A NASCITA DI QUESTO GOVERNO, PRONTO A PASSO DI LATO”

“Salvini premier? Sarebbe l’onore piu’ grande del mondo. Ma se avessi la certezza, anche non da premier, di fare molte cose utili per voi, mi metto in gioco e se serve faccio un passo di lato“.

Per il leader del Carroccio “Non c’è Superman né l’Uomo ragno, non ci sono i Super pigiamini, c’è una persona normale che andrà al governo se potrà davvero fare le cose. Non vado a fare il ministro per il gusto di farlo. Porto la Lega al governo solo e soltanto se c’è un programma firmato nero su bianco con tempi, costi e modi”.

Questo però, continua Salvini, è “il momento della verità: sarebbe folle mollare adesso. Se voi ci siete, io ci sono. Non ci ferma nessuno”.

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