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Nel 2016 puniti 574 ecoreati, la Campania è maglia nera

Il 30% dei delitti riguarda i 'nuovi' reati

Pubblicato:16-05-2017 11:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:13

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Terra dei Fuochi

ROMA – Nel 2016 la legge sugli ecoreati ha permesso di effettuare 1.215 controlli, sanzionare 574 reati (circa uno e mezzo al giorno), denunciare 971 persone e 43 aziende.

L’azione repressiva svolta da polizia e Capitanerie di porto ha permesso di sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni. Numeri diffusi nel dossier sugli ecoreati, presentato oggi da Legambiente in conferenza.

Il 30% dei delitti riguarda i ‘nuovi’ reati: 143 casi sono di inquinamento ambientale, 13 di disastro ambientale, 6 quelli di impedimento di controllo, 5 i delitti colposo contro l’ambiente, 3 quelli di omessa bonifica, 3 i casi di aggravanti per morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale.


GRASSO:  SPARTIACQUE IMPORTANTISSIMO

“Terra dei fuochi, Ilva, Eternit. Solo alcuni dei dolorosi fatti di cronaca che in questi anni hanno determinato una forte attenzione dell’opinione pubblica e della politica su un problema che andava affrontato con assoluta urgenza”. L’approvazione della legge n.68 del 2015, quella sugli Ecoreatti, “che commentai in un tweet con un sollevato ‘finalmente!’, ha rappresentato uno spartiacque importantissimo”.

Il presidente del Senato. Pietro Grasso, lo dice al Convegno ‘Legge sugli ecoreati. Risultati e prospettive dell’applicazione di una riforma di civiltà per tutelare ambiente, salute e imprese sane’.

“Abbiamo oggi nuovi strumenti, più idonei e mirati, per punire reati gravissimi che incidono sulla tutela di un bene comune a tutti noi: il nostro territorio e, di conseguenza, la nostra salute- spiega Grasso-. Si è così potuto superare un approccio che richiedeva la necessità di adattare al contrasto ai crimini ambientali gli strumenti legali, spesso rivelatisi non del tutto adeguati”.

CAMPANIA REGIONE MAGLIA NERA

Nel 2016 va alla Campania la ‘maglia nera’ degli ecoreati: 70 i reati contestati.

La Sardegna e’ invece la regione con il maggior numero di denunciati (126), mentre l’Abruzzo e’ quella con il maggior numero di aziende coinvolte (16). La Puglia e’ leader negativa negli arresti (14), mentre alla Calabria va il “primato’ del più alto numero di sequestri (43).

 ORLANDO: LEGGE ECOREATI HA INFERTO COLPI A INTERESSI MAFIE

La legge sugli ecoreati “ha inferto più colpi agli interessi delle organizzazioni criminali di quanto puo’ aver fatto l’intervento sul voto di scambio politico-mafioso, di cui si e’ discusso per settimane” .

Lo dice il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenuto ad una conferenza di Legambiente per fare il punto sulla legge.

“Fu approvata quasi all’unanimità- ricorda il guardasigilli- e vide la partecipazione attiva di tutti soggetti che agiscono nel mondo ambientalista. Purtroppo e’ una legge di cui si e’ scritto pochissimo e credo che c’e’ un rapporto tra queste due cose”. Se non suscita l’attenzione dell’opinione pubblica, prosegue Orlando, “è perché oggi la politica si legittima più attraverso il conflitto che attraverso la propria proposta”.

Il ministro plaude la legge “che arrivo’ fino in fondo, ma non dimentichiamoci che rimase ferma al senato per un anno, con una trappoletta alla fine. Questa legge ha sfidato gli interessi corposi e importanti che la politica, divisa, non sarebbe stata in grado di affrontare. Invece si e’ arrivati alla fine grazie al carattere unitario avuto anche per l’apporto del M5S”, termina Orlando.

REALACCI: FIERO DI AVER LEGATO MIO NOME A LEGGE ECOREATI

“Se mi avessero chiesto quale legge volevo far approvare, una volta entrato in parlamento, avrei detto la legge sugli ecoreati, la prima a cui volevo legare il mio nome”, dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Camera.

Tema antico, secondo Realacci, “se ne parlava già vent’anni fa, ma chi ne parlava era uno ‘sfigato’. Sia chi denunciava, sia chi parlava, sia chi indagava. Poi e’ cambiato tutto- termina Realacci- anche Saviano con ‘Gomorra’ ha contribuito a cambiare un po’ la percezione” .

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