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Presa per i capelli e pestata da una ‘bulla’ 18enne (che ora dopo 4 anni finisce in carcere)

L'episodio incriminato risale all'estate del 2016 dove una ragazza minorenne era stata picchiata a terra da una 18enne accompagnata da due amiche che guardavano divertite

Pubblicato:16-04-2022 13:37
Ultimo aggiornamento:16-04-2022 14:30
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carabinieri_reggio emilia
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REGGIO EMILIA – Offesa, derisa, picchiata e per giunta rapinata. È il “calvario” che, nell’estate del 2016, ha subito una studentessa minorenne reggiana ad opera di una neo 18enne che, accompagnata da due amiche che assistevano divertite, aveva agito senza alcun apparente motivo se non quello di far valere la sua prepotenza e sentirsi più forte nei confronti della giovane vittima presa per i capelli, gettata a terra e colpita a calci e pugni. Oggi, l’allora bulla (che adesso ha più di vent’anni) è stata arrestata e accompagnata in carcere, dopo che la sentenza di condanna (a tre anni e due mesi) emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Reggio Emilia nel è diventata definitiva.

Secondo la ricostruzione investigativa dell’epoca, operata dai Carabinieri di Reggio Emilia, l’efferato episodio di bullismo al femminile si era concretizzato nella stazione ferroviaria di un comune della bassa reggiana dove la vittima si trovava in attesa del treno.

Raggiunta dalla 18enne è stata offesa e picchiata e rapinata del portafoglio (con documenti e una cinquantina di euro in contanti -spiegano dall’Arma-) mentre le due amiche della 18enne partecipavano quali spettatrice divertite. Quindi la fuga verso casa dove la minorenne in lacrime ha raccontato l’accaduto ai genitori che prima la conducevano in ospedale, dove veniva medicata e dimessa con alcuni giorni di prognosi per un evidente tumefazione della regine zigomatica e della tempia, per poi denunciare i fatti ai Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano.


Seppur non conosciute direttamente dall’interessata, se non di vista e con i vezzeggiativi che usavano nei rispettivi profili Facebook i Carabinieri erano risaliti all’identificazione delle ragazze. Per l’odierna ventenne (all’epoca 18enne) l’iter processuale l’ha vista essere condannata il 26 giugno scorso dal Tribunale di Reggio Emilia a tre anni e due mesi di reclusione venendo riconosciuta colpevole dei reati di concorso in rapina aggravata e lesioni personali.
La sentenza divenuta esecutiva il 17 ottobre 2021 ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana emettere a carico della 20enne l’ordine di esecuzione per la carcerazione che l’altra mattina è stato eseguito dai Carabinieri della stazione di Novellara che nell’abitazione dei genitori hanno rintracciato la 20enne che veniva dichiarata in arresto. Al termine delle formalità di rito la ragazza è stata condotta dai Carabinieri di Novellara in carcere per l’espiazione della pena.

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