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VIDEO | Università, Manfredi: “Possibile svolgimento on line dei test d’accesso”

Lo ha reso noto, durante una intervista all'agenzia Dire, il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi

Pubblicato:16-04-2020 17:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:09

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ROMA -“Tutti gli atenei da nord a sud, sono stati in grado di mettere in atto la didattica a distanza e di permettere ai nostri ragazzi di conseguire la laurea. Dal nostro monitoraggio abbiamo rilevato che per più del 95% dei corsi è stata predisposta la didattica a distanza; 1,2 milioni gli studenti – l’80% del totale – che sta seguendo le lezioni a distanza e questa è una percentuale più alta rispetto alla normalità; 100mila gli esami sostenuti e migliaia i laureati. Per avere un bilancio preciso bisognerà aspettare la fine del mese”. “Nonostante l’emergenza siamo riusciti a non far perdere tempo agli studenti”. Lo ha detto, durante una intervista all’agenzia Dire, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.

MANFREDI: “SU TEST D’ACCESSO ALLE FACOLTÀ IPOTESI MODALITÀ ON LINE”

Sui test d’accesso alle varie facoltà, “è necessario distinguere tra due diverse tipologie: quelli a numero programmato locale, organizzati dai singoli atenei, su cui le soluzioni al vaglio sono diverse. Tra queste quella che prevede lo svolgimento dei test da remoto, on line. Per quanto riguarda i test a numero programmato nazionale, previsti per settembre, confidiamo che la situazione possa migliorare e che ci siano le condizioni per poterli svolgere con le dovute precauzioni”


“AL LAVORO PER CONSENTIRE UNA RIPARTENZA PROGRESSIVA”

“L’idea – prosegue Manfredi – è continuare fino all’estate con la didattica a distanza, mentre le attività individuali, come laboratori o biblioteche, possano cominciare in presenza progressivamente. Stiamo mettendo a punto un programma dettagliato per consentire una ripartenza progressiva che coniughi la sicurezza della comunità accademica con un pieno sviluppo delle attività di didattica e ricerca. È un lavoro molto dettagliato che stiamo facendo, e che verrà adattato dai singoli atenei a seconda delle varie specificità e che ci consentirà una convivenza con il Coronavirus in attesa che si possa tornare alla vita normale”.

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