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Migranti, la nave bloccata nel Mediterraneo si dirige verso Pozzallo

La denuncia della Ong spagnola: "Molti in gravi condizioni di salute. Guardia Costiera libica ha minacciato di aprire il fuoco"

Pubblicato:16-03-2018 14:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:38

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Aggiornamento 18.30

MANCONI: RISOLTA VICENDA ONG SPAGNOLA, ORA DIRETTA A POZZALLO

“Finalmente, dopo 24 ore di tensione e di fatica, si è risolta la vicenda della Ong Open Arms, carica di profughi, ora diretta verso il porto di Pozzallo. Grazie all’intelligenza e alla determinazione dei soccorritori e grazie alla saggezza del ministro dell’Interno”. Lo scrive su twitter Luigi Manconi.

Migranti, 250 a bordo di nave bloccata nel Mediterraneo: “Non ci fanno approdare”

ROMA – Ha tenuto in ostaggio anche una neonata “in gravissime condizioni” il caso diplomatico che si è aperto ieri nel Mediterraneo: lo conferma all’agenzia DIRE Lorenzo Leonetti, cooperante italiano a bordo della nave dell’ong Proactiva Open Arms che ha tratto in salvo oltre 200 persone a largo della Libia.

“La barca batte bandiera spagnola, quindi è il governo spagnolo che deve chiedere l’autorizzazione a quello italiano” spiega Leonetti.


Secondo il cooperante, “dopo una manovra complicata dato il mare grosso, la bimba è stata trasferita su una nave medica mandata dal governo di Malta, dopo ripetute richieste da parte del capitano”.

“Insieme alla neonata – ha aggiunto Leonetti – è stata trasferita anche la madre“.

La nave è sfuggita ieri all’inseguimento di una motovedetta della Guardia costiera libica che minacciava di aprire il fuoco se i soccorritori non avessero consegnato le donne e i bambini salvati.

Secondo le informazioni raccolte dalla DIRE, gli attivisti di Proactiva Open Arms con 218 migranti a bordo aspettano ancora di avere assegnato il “porto sicuro” dove sbarcare le persone salvate.

Navighiamo da ieri verso nord in attesa di istruzioni” sottolinea Oscar Camps, uno dei responsabili della nave. “Per avere rifiutato di dare ai libici le persone salvate, come prevede il protocollo europeo, non siamo attualmente assegnati a nessun porto in Europa; il nostro team medico sta seguendo i casi più gravi a bordo in attesa di conoscere le decisioni della Guardia costiera italiana”.

Secondo il senatore Luigi Manconi, che ha riferito di aver parlato con il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, “la Guardia costiera italiana ha comunicato alla nave che deve essere il governo spagnolo a chiedere al governo italiano la concessione di un porto dove approdare”.

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