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Tg Politico Parlamentare, edizione del 16 febbraio 2021

in questa edizione: la variante inglese minaccia l'Italia; il ritardo nel piano vaccini; la fiducia al Governo Draghi; twitter a misura di politici

Pubblicato:16-02-2021 19:24
Ultimo aggiornamento:17-02-2021 10:28
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LA VARIANTE INGLESE MINACCIA L’ITALIA

La variante inglese continua a minacciare l’Italia. Entro due settimane, temono gli esperti, sarà dominante nel nostro Paese. È già concentrata in Abruzzo, con oltre il 50% di prevalenza, e in Lombardia, dove si stima rappresenti il 30% dei positivi. Ma focolai sono presenti anche in Veneto, Puglia, Lazio, Campania, Umbria, Molise e Sicilia. Sul lockdown totale, nel frattempo, gli esperti si dividono. Secondo il microbiologo Andrea Crisanti “Ricciardi ha fatto benissimo a sollevare l’allarme”, mentre il virologo Fabrizio Pregliasco invita a velocizzare il piano vaccini in vista dell’estate. Un invito pressante a misure più rigorose arriva dall’infettivologo Massimo Galli, che denuncia l’invasione delle varianti nei reparti ospedalieri.

PIANO VACCINI IN RITARDO, SINDACI IN PRESSING

I sindaci chiedono al governo di essere coinvolti nella campagna vaccinale. I primi cittadini delle 14 maggiori città italiane, da Milano a Reggio Calabria, hanno incontrato il commissario straordinario Domenico Arcuri per chiedere chiarezza sulle spese. I comuni metteranno a disposizione le strutture, ma non potranno farsi carico delle spese straordinarie legate alla sicurezza e alla pulizia. Il presindente dell’Anci, Antonio Decaro, ha invitato la neo ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, a lavorare insieme per imprimere il massimo dell’accelerazione possibile al piano. È prioritario raggiungere l’immunità di gregge, proprio ora che la variante inglese sta dilagando nel Paese. Le regioni sono però ancora indietro. Solo il Lazio è entrato a pieno ritmo nella fase due. Intanto il governo pensa di utilizzare caserme e palestre come hangar per vaccinare le persone.

GOVERNO ALLA FIDUCIA, PER DRAGHI NUMERI RECORD

Meno di 24 ore dopo essersi incontrati per concordare alcune misure in tema di lavoro, ed è già scontro tra il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il leader della Lega Matteo Salvini, protagonisti di un acceso duello sull’euro. Per Salvini la moneta europea non è irreversibile, mentre per Zingaretti l’euro è la garanzia di un rafforzamento dell’Italia. Il governo intanto si appresta alla prima fiducia, al voto di Palazzo Madama. Giovedì sarà la volta di Montecitorio. Al Senato l’esecutivo Draghi potrebbe incassare i numeri più ampi della storia repubblicana. Secondo le stime della vigilia, voteranno ‘no’ solo i 19 senatori di Fdi, 2 senatori della Sinistra e un pugno di dissidenti M5s. L’asticella dovrebbe fermarsi dunque tra quota 260 e 290, su un totale di 321.


TWITTER A MISURA DI POLITICI

Social network sempre più centrali per la comunicazione politica e istituzionale e Twitter si adegua. La community dei cinguettii da domani diffonderà anche in Italia un nuovo sistema di etichette speciali per politici e organi statali al fine di renderli più riconoscibili a tutti gli utenti. L’iniziativa è stata inaugurata a fine 2019 in occasione delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, per poi prendere piede anche in Cina, Russa, Francia, Regno Unito. “La nostra mission- scrive la società sul suo blog- è aiutare il dibattito pubblico e consentire decisioni informate”

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