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Tg Ambiente, edizione del 16 febbraio 2021

Si parla di: ministero della Transizione ecologica e il ministro che ne sarà a capo, Roberto Cingolani; rapporto 'Pendolaria 2021' di Legambiente; criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea

Pubblicato:16-02-2021 15:28
Ultimo aggiornamento:16-02-2021 17:06

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CON DRAGHI IL GOVERNO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Il governo Draghi nasce sotto il segno della svolta verde, sull’onda del 37% del Next Generation EU, lo strumento anticrisi dell’Unione europea che dovrà essere investito in progetti per la transizione ecologica e la lotta all’emergenza climatica. In base ai 209 miliardi destinati all’Italia si tratta di oltre 77 miliardi, senza contare i fondi ‘verdi’ del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, il bilancio europeo. Una potenza di fuoco ‘eco’ senza precedenti che va ad alimentare il nuovo ministero della Transizione ecologica, che nasce su quello dell’Ambiente arricchendolo delle competenze sull’energia, trasferite dallo Sviluppo economico. Sarà guidato da Roberto Cingolani, raccordandosi con le Infrastrutture e Trasporti di Enrico Giovannini e la Transizione digitale di Vittorio Colao. Tutto l’esecutivo, però, avrà un’ispirazione ‘verde’. “Qualsiasi cosa faremo, a iniziare dalla creazione di posti di lavoro, andrà incontro alla sensibilità ambientale e non andrà a gravare sulla situazione esistente”, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel primo Consiglio dei ministri.

ECCO CINGOLANI, SCIENZIATO DELLA SOSTENIBILITÀ

Roberto Cingolani è il ministro per la Transizione ecologica del governo Draghi. Tecnico, arriva da Leonardo, dove è stato Chief Technology & Innovation Officer. Fisico di formazione, ha un curriculum a dir poco di peso. Ricercatore al Max Planck Institut di Stoccarda, visiting professor alla Tokyo University e alla Virginia Commonwealth University, negli Usa. Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Lecce, nel 2001 fonda e dirige il National Nanotechnology Laboratory dell’Istituto nazionale per la fisica della materia. Nel 2005 la nomina a direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, dove ha lanciato il programma Humanoid Technologies. Autore o co-autore di oltre mille pubblicazioni, ha al suo attivo oltre cento brevetti. “La correlazione fra la salute del pianeta e quella delle persone è sempre più stretta, tutti gli aspetti della sostenibilità globale sono correlati fra loro- dice Cingolani in una lezione alla Siena Advanced School on Sustainable Development 2020- Ecco perché la più grande sfida della tecnologia oggi consiste nello sviluppo di soluzioni che possano produrre benefici simultanei, non basta più risolvere un problema alla volta. La sostenibilità è e sarà sempre un compromesso”.

‘PENDOLARIA’ LEGAMBIENTE, METRO FERME DA DUE ANNI

Negli ultimi due anni non è stata minimamente potenziata la linea delle metropolitane presenti nelle città italiane. Tra il 2019 e il 2020, infatti, non è stato previsto neppure un chilometro in più di rete metropolitana e il gap rispetto alle capitali europee comincia a diventare significativo. Questa la tendenza che emerge dal rapporto ‘Pendolaria 2021’ di Legambiente. Salvo Milano, che continua ad essere competitiva in termini di rete metropolitana, le città italiane sono indietro rispetto alle principali europee. I chilometri di metro ogni 100 mila abitanti di Roma, infatti, si fermano a 1.4, molto distanti da Madrid che registra 4.48 chilometri di metro, Londra con 3.87 chilometri e Berlino che di recente ha raggiunto i 4.26 chilometri.


LIFE NATSALMO, IN MOLISE ‘TROTA VENUTA DAL FREDDO’

Recuperare e conservare la trota mediterranea a rischio di estinzione in Italia attraverso tecniche innovative di selezione e riproduzione della specie, il recupero degli habitat e la tutela della natura in due bacini idrografici molisani: il Biferno e il Volturno. Questo lo scopo di Life ‘NatSalMo’, progetto europeo iniziato circa due anni fa. Un obiettivo non facile, viste le condizioni degli habitat e la massiccia presenza di trote alloctone o ibride. Ora, però, grazie al progetto europeo è nata la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea, con un innovativo protocollo per il congelamento del seme. Insomma, parafrasando impropriamente il famoso romanzo di Le Carré, possiamo dare finalmente il benvenuto alla “trota venuta dal freddo”. La Criobanca, con il nuovo protocollo scientifico per il congelamento del seme, “è un patrimonio per la nostra regione e un expertise esportabile ovunque ci siano specie minacciate- spiega Nicolaia Iaffaldano, docente dell’Università del Molise- a partire dal Salmone del Danubio nel Parco Nazionale dei Monti di Maramures in Romania”.

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