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Incontro tra Cts e Governo: “Ora più trasparenza e comunicazione migliore”

Un bilancio positivo e chiarificatore, sembrerebbe, che archivia le polemiche generate con l'invocazione al lockdown di Walter Ricciardi

Pubblicato:16-02-2021 09:11
Ultimo aggiornamento:16-02-2021 09:11

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ROMA – “Più coesione, più trasparenza e migliore comunicazione“. Queste sono le tre parole chiave su cui dovrà camminare il coordinamento tra Cts, governo e Regioni, secondo una fonte interna al Comitato, contattata dall’agenzia di stampa Dire, che ha appena concluso la prima riunione alla presenza del neo ministro agli Affari regionali Maria Stella Gelmini, del presidente di Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, e del ministro della Salute Roberto Speranza, riconfermato nel nuovo esecutivo a guida Mario Draghi.

“È stato manifestato il disagio da parte del presidente Bonaccini per le decisioni repentine prodotte dal Cts alla vigilia della riapertura degli impianti sciistici, poi bloccati nella giornata di ieri, ma è stato spiegato da tutto il Cts che l’analisi dell’Istituto superiore di sanità che ci ha condotto all’indicazione su cui poi ha deciso il ministro della Salute, ci è arrivato venerdì e c’è stato un gap di quasi 24 ore dovuto alla riconferma di Speranza e al nuovo giuramento da ministro avvenuto sabato”, spiega la fonte interna.

“Così come il ministro Gelmini ha richiesto di essere messa in copia nelle comunicazioni tra il Cts e il governo, di conoscere l’agenda e di avere accesso ai verbali del comitato, invocando una trasparenza e una migliore comunicazione che per il gruppo di lavoro del Cts è assolutamente ragionevole e su cui c’è unanime consenso: non c’è alcuna intenzione di condurre una comunicazione schizofrenica rispetto a quanto viene condiviso e deciso dal governo. I commenti sia del presidente Bonaccini che del ministro Gelmini sono stati costruttivi e vanno in una direzione di maggior coordinamento e coesione che il Cts stesso ha tutta la volontà di portare avanti”, prosegue.


Rispetto poi ai presunti ritardi sul sequenziamento del virus, che anche oggi sono stati al centro di polemiche anche da parte di scienziati e clinici sul campo, “è arrivato nitido l’invito da Franco Locatelli e da Silvio Brusaferro ad aumentare le analisi per individuare le varianti”.
Un bilancio positivo e chiarificatore, sembrerebbe, che archivia le polemiche generate con l’invocazione al lockdown di Walter Ricciardi: “Dopo lo tsunami comunicativo che c’è stato in queste ore – sottolinea la fonte – l’incontro è andato molto bene. Certo, ci siamo trovati a cavallo di un fine settimana di decisioni importanti da assumere ma che non potevano essere anticipate mancando i dati e un ministro nominato. Un classico da legge di Murphy”, conclude la fonte interna al Cts.

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