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A Bologna il Teatro comunale vende 400 costumi, cappelli e parrucche

Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print BOLOGNA - Per collezionisti e appassionati di costumi di scena

Pubblicato:16-02-2019 14:36
Ultimo aggiornamento:16-02-2019 14:36

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BOLOGNA – Per collezionisti e appassionati di costumi di scena torna ‘Opera ReBOrn’, una giornata per ammirare e, magari, acquistare uno dei pezzi unici realizzati per gli spettacoli lirici del Teatro comunale di Bologna e non più utilizzabili. Appuntamento sabato 23 febbraio nella nel Foyer Respighi e nella Rotonda Gluck (l’ingresso è gratuito), dove saranno messi in mostra singoli capi non riconducibili a specifiche produzioni, o abiti di spettacoli storici, per arrivare ai costumi più recenti firmati, ad esempio, da Sylvie Martin-Hyszka nel 2005 e indossati nella Traviata di Giuseppe Verdi con la regia di Irina Brook, o curati nello stesso anno da Zofia de Ines per l’Ascanio in Alba di Wolfgang Amadeus Mozart messo in scena da Michal Znaniecki.

Un’occasione unica, anche in vista dell’arrivo del Carnevale, per scegliere tra gli oltre 400 costumi e i circa 50 cappelli e parrucche che saranno esposti e messi in vendita nelle due sale del teatro. “A seguito dell’ottima riuscita della prima edizione di ‘Opera ReBOrn’ molti dei partecipanti ci avevano chiesto di ripeterla. Eccoci, quindi, pronti ad esaudire le richieste con questa seconda edizione, realizzata con Ascom e con il Comune di Bologna, che aprirà le porte del Teatro offrendo nuovamente a cittadini, turisti e curiosi l’occasione di partecipare alla mostra-mercato dei costumi di scena divertendosi e sostenendo nel contempo l’istituzione musicale cittadina e la sua riqualificazione”, spiega il sovrintendente Fulvio Macciardi.



“Ascom è lieta di affiancare il Teatro Comunale nelle iniziative di promozione e valorizzazione intraprese in questi mesi per riqualificare gli spazi storici del Teatro e per far rivivere Piazza Verdi in modo nuovo, arricchendola di momenti aggregativi per tutta la cittadinanza”, aggiunge il direttore generale Giancarlo Tonelli. L’iniziativa è nata da un’idea di Artforfun(d)- Reuse for cultural f Fundraising, progetto che promuove il principio di applicare i valori dell’economia circolare e della ‘seconda mano’ al mondo culturale, offrendo alle imprese e a strutture come teatri e gallerie nuove forme di autofinanziamento attraverso la riattivazione delle giacenze inutilizzate. Sabato mattina si terranno anche le consuete visite guidate del Teatro Comunale con inizio alle ore 11.15 e 12.15 (ingresso intero a 8 euro e ridotto a 5 euro).

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