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Alfano: “Candidare Milano a capitale europea dopo Brexit”

Presto si metterà al lavoro una cabina di regia incaricata di preparare il dossier da presentare entro il 15 marzo

Pubblicato:16-02-2017 13:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:55

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MILANO – A detta del ministro degli Esteri Angelino Alfano, l’Italia e il suo Governo hanno l’obbligo di candidare “Milano come capitale europea del post Brexit”, e questo “riprendendo il metodo” che ha portato anni fa Expo nel capoluogo lombardo. Alfano, intervenuto a Palazzo Marino per il vertice con il sindaco meneghino, Beppe Sala, e con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, annuncia che bisogna puntare non solo a portare da Londra a Milano l’Agenzia europea del farmaco ma “puntare su tutto ciò che va via da Londra“. Dunque l’istituzione di una cabina di regia che si avvarrà dell’apporto di Palazzo Chigi, dell’amministrazione milanese (con l’assessore al Bilancio Roberto Tasca nel ruolo di riferimento), della Camera di commercio, di Assolombarda, Guardia di finanza, agenzia delle Entrate, Consob e Banca d’Italia al fine di presentare il dossier entro il 15 marzo” come annuncia Sala.

Un dossier che “andrà promosso a Londra, in Europa e anche negli Stati uniti”, ricordano Padoan e Sala, tutto per sponsorizzare questa città che, come dice Alfano, “sa proporre tutta la bellezza italiana senza presentare tutti i limiti del Paese”, a iniziare da una giustizia civile efficiente, una pubblica amministrazione snella dal punto di vista burocratico, la sicurezza e un trasporto pubblico di eccellenza. Insomma a detta del capo della Farnesina Milano “oltre a essere efficiente, ha tutto ciò che può servire a chi vuole venire qui”. Questo perché appunto l’obiettivo è quello di attrarre capitale umano.


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