Fratellini prelevati da scuola e ora divisi. Parlano i legali: “Inammissibile”

La storia di mamma Francesca diventerà presto anche un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio

Pubblicato:16-01-2025 20:45
Ultimo aggiornamento:16-01-2025 20:47

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ROMA – “I difensori ritengono francamente inammissibile sotto il profilo giuridico, pregiudizievole sotto il profilo del diritto sostanziale dei minori il provvedimento mediante cui due bambini non soltanto vengono sottratti alla madre, ma ancora collocati in due strutture dove ad oggi vivono separati ognuno da solo, senza alcun affetto familiare”. E’ la dichiarazione degli avvocati che seguono la vicenda di mamma Francesca che a scuola andando a prendere i suoi due figli non li ha trovati più: erano stati prelevati dal Tribunale e ora sono stati separati tra loro. Un trattamento che era stato riservato ai fratellini di Cuneo e che sarebbe lesivo del diritto di fratellanza di cui godono i fanciulli e come previsto dalle carte internazionali sull’Infanzia.

La storia di mamma Francesca diventerà presto anche un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. I due fratellini sono stati allontanati nel 2022 per 43 giorni dal nucleo familiare materno con modalità che sono state già allora denunciate in tv, con le forze dell’ordine contro la stessa madre e i nonni e i due bambini asserragliati nella villetta e terrorizzati che fuggivano da un piano all’altro. La Corte d’Appello di Venezia li ricollocò con decreto di dicembre presso la casa materna. In virtù del ricorso in Cassazione del padre, la vicenda torna in secondo grado e con un nuovo decreto dell’ottobre 2024 i bambini sono stati nuovamente prelevati, questa volta da scuola, e collocati in una comunità educativa.

I bambini sarebbero ora seguiti dalla neuropsichiatra. “A seguito dell’allontanamento sono pervenute in loro gravi problematiche di natura psicofisica a tal punto da dover essere iscritti in neuropsichiatria: queste problematiche- denuncia la mamma- erano completamente assenti nel periodo in cui erano con me”.

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