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Il grande fotografo di fama internazionale Oliviero Toscani è morto all’età di 82 anni all’ospedale di Cecina, dove era ricoverato in rianimazione. L’artista era affetto da due anni da una malattia rara e incurabile, l’amiloidosi: era stato lo stesso Toscani, in agosto, a rendere pubblica la notizia. Figura iconica della fotografia e della comunicazione visiva, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della pubblicità, soprattutto grazie alla sua collaborazione con il marchio Benetton, iniziata negli anni Ottanta. Le sue campagne, spesso provocatorie, hanno affrontato temi come l’uguaglianza razziale, la lotta all’Aids e la pena di morte.
Fondazione Ica Milano inaugura la mostra ‘Lonely Are All Bridges’, dedicata a Birgit Jürgenssen e Cinzia Ruggeri. Curata da Maurizio Cattelan e Marta Papini, la mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 16 gennaio a sabato 15 marzo 2025 e celebra il lavoro di due artiste idealmente in dialogo nonostante non si siano mai incontrate. Il titolo, tratto da un verso della poetessa austriaca Ingeborg Bachmann, sintetizza lo spirito sperimentale dello loro arte che si spinge oltre le convenzioni, sfida i confini e costruisce ponti in grado di attraversare discipline differenti, trasformando il quotidiano in un racconto dalla forte dimensione critica. Nate alla fine degli anni Quaranta, entrambe hanno affrontato il ruolo della donna nella società, intrecciando tematiche legate al corpo, all’identità e alla trasformazione.
Da Bruno Munari a Michelangelo Pistoletto, da Tomaso Binga a Mirella Bentivoglio. E poi Adriano Spatola e Giulia Niccolai, l’immancabile Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli. Saranno loro a raccontare l’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo nella mostra in programma dal 6 febbraio al Mambo, il Museo d’arte moderna di Bologna. Pensata in occasione del 50esimo anniversario della fondazione, ‘Facile ironia’ sarà allestita negli spazi della Sala delle Ciminiere, con più di 100 opere e documenti d’archivio di oltre 70 artisti, dagli anni Cinquanta a oggi. La mostra è divisa in macro-aree tematiche: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di critica al patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta, fino a domenica 11 maggio 2025, la mostra Peter Hujar: Azioni e ritratti / viaggi in Italia a cura Grace Deveney con Stefano Collicelli Cagol. La mostra è la declinazione italiana del progetto espositivo dell’Art Institute of Chicago, ripensata per gli spazi del centro Pecci e arricchita da un corpus di 20 immagini fotografiche realizzate da Hujar durante i suoi viaggi in Italia, tra gli anni Cinquanta e Settanta, e di una selezione di 39 scatti dedicati ai protagonisti della emergente scena della performance nella Lower Manhattan degli anni Settanta.
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