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ROMA – In caso di abbandono del progetto Tav Torino Lione, del tunnel transfrontaliero, “anche senza pagare penali si dovranno restituire i soldi ottenuti e farsi carico dei contenziosi che deriveranno dall’interruzione del lavori”, e “quando parliamo di 2.5 miliardi parliamo di questi valori”. Quindi “se non faccio nulla spendo una cifra maggiore rispetto a quell che spenderei per la fine del tunnel”. Lo dice Paolo Foietta in audizione alla commissione Trasporti della Camera sull’attività svolta in qualità di Commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario Torino-Lione. “Ragioniamo su 2,395 miliardi, dati non miei ma comunicati al ministero direttamente dal promotore, a cui si dovrebbe aggiungere se non facessimo nulla sul Frejus 1,4-1,7 miliardi”. In questa cifra ci sono “813 milioni di finanziamento Ue che non è una perdita ma un’opportunita che non si raccoglie, più 200 milioni per il ripristino più i contenziosi, senza parlare di penali che una parte di penali pare esista”, dice il commissario, ma “questo è un tema da giuristi”.
“Non ho mai parlato col governo. Ho scritto 12 lettere via Posta certificata ma non ho avuto nessuna risposta. E’ una cosa gravissima visto che sono il commissario e il mio interlocutore è il governo. Una situazione paradossale”, Lo ribadisce Paolo Foietta a margine della sua audizione alla commissione Trasporti della Camera sull’attività svolta in qualità di Commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario Torino-Lione. Invece, per quel che riguarda “i tecnici No Tav”, aggiunge poi nel corso dell’audizione, “a differenza che con il governo, con loro abbiamo un confronto sul territorio notevole”
Sulla Tav il Movimento 5 stelle “e’ sempre stato contro un’opera che e’ uno spreco di denaro assoluto, ma per essere coerenti abbiamo fatto l’analisi costi-benefici, che e’ una cosa molto complessa. “. Cosi’ Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, ospite di Omnibus su La7. A chi gli chiede quando sarà resa pubblica l’analisi, risponde: “Pochi giorni se è ok, poi verrà protocollata”.
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