VIDEO | Infinita Sofia Goggia: clamorosa vittoria in SuperG dopo 10 mesi fuori con una gamba rotta. “Per me è una pietra miliare”

Dopo il secondo posto in discesa libera, il capolavoro nel SuperG di Beaver Creek. Battute Gut-Behrami e Raedler. "Ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto"

Pubblicato:15-12-2024 20:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2024 09:45
Autore:

Goggia
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ROMA – Sofia Goggia verso l’infinito e oltre. Ci ha messo solo due gare a ribaltare il destino: dieci mesi dopo il terribile infortunio in allenamento (con doppia frattura e doppia operazione), al sabato arriva seconda nella discesa libera, e alla domenica vince il SuperG. Spettacolo assoluto sulla Birds of Prey di Beaver Creek, in Colorado, primo appuntamento di Coppa del Mondo: la fuoriclasse bergamasca rifila 48 centesimi a Lara Gut-Behrami e 55 ad Ariane Raedler.

Con il 25esimo successo in Coppa del Mondo Goggia supera Gustav Thoni, ed è ora terza da sola nella classifica degli azzurri più vincenti di sempre dietro Federica Brignone (28) e Alberto Tomba (50).

Era dalla discesa di Altenmark dello scorso 13 gennaio che non vinceva in Coppa del mondo. Centrale sugli sci, scorrevole, ha fermato il cronometro sul tempo di 1’03″90, inavvicinabile per chiunque.

Federica Brignone si è piazzata quinta a 9 centesimi dal podio, una posizione meglio di Marta Bassino, sesta ma seconda fino all’ultimo intermedio.

“Sono molto contenta di questa prestazione, rispetto alla discesa sono riuscita a sciare meglio, ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto – dice alla fine Goggia – Sono grata per essere tornata a fare Coppa del mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi, adesso sono ancora qui e all’infortunio non penso. Stamattina mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta ‘se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Braathen’, il problema è che non sono brasiliana ma italiana e di Bergamo e l’unica cosa che mi viene bene è fare la polenta”.

“Sono scesa con grande solidità, sapevo che dal momento in cui gli allenatori mi avevano mandato il video del supergigante, lo avevo sentito mio. Sapevo che dovevo stare attenta alle prime cinque porte per poi scatenare i miei cavalli e così è stato. Forse è stato uno dei miei più belli supergiganti di sempre. La vittoria più importante è sempre la prossima, però chiaramente è una pietra miliare nel mio percorso. Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l’operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però sei i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie. Sono molto grata a loro, alla mia famiglia, alla Federazione, alla Guardia di Finanza e ai miei fans che mi vogliono bene, anche quando vinco. Torno in Italia a distanza di un mese perchè ho bisogno di mangiare una bella matriciana tra due giorni e poi testa a Sankt Moritz”.

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