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Ora mi iscrivo al Pd… e i due amici per poco non si menano

Una discussione tra due persone che all'inizio parlavano tranquilli fino a quando uno dei due ha detto: "Sto pensando di iscrivermi al Pd"

Pubblicato:15-12-2022 17:02
Ultimo aggiornamento:15-12-2022 17:05

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ROMA – Sono quelle situazioni, complice la pioggia e il freddo, che ti portano a stare in spazi ristretti, a contatto con gli altri. E quindi ti ritrovi al centro di una discussione tra due persone che all’inizio parlavano tranquilli e si sorridevano. Fino a quando uno dei due non ha detto: “Sto pensando di iscrivermi al Pd, voglio scegliere il nuovo segretario e partecipare alla rinascita Dem“. E l’altro: “Tu sei matto, ma che ti passa per la testa… Iscriversi al Pd per scegliere il segretario… Quale? Finora ce ne sono tre che corrono e fra poco chissà chi si aggiungerà… ma poi eletto il segretario per fare cosa?”. L’altro cerca di argomentare: “Per salvare la nostra democrazia, tenendo vivi i valori del cattolicesimo e della sinistra che a suo tempo, ti ricordi Veltroni primo segretario?, si erano uniti nel 2007 per battere Berlusconi, la Lega e poi Salvini, la destra peggiore…”.

Il primo replica a muso duro: “Ti faccio presente che ora, almeno stando alle notizie che arrivano da Bruxelles e che toccano la tua area politica, i valori sembrano si siano  trasformati in valigie piene di pezzi da 50 e 20 euro… ma poi, già ti sei scordato che in tutti questi anni il Pd ha governato con quasi tutti quelli che all’inizio doveva combattere? Senza contare fior di dirigenti che da sinistra, dal comunismo, oggi vanno in giro per il mondo a vendere armi e sottomarini, aziende italiane a questo o quel fondo arabo?”. L’altro gonfia il petto: “Sì, ma l’Italia rischiava il baratro, il Pd si è dovuto sacrificare per salvare il Paese, tutti noi“. Il primo si mette a ridere: “Salvare il Paese? Ma oggi stiamo come ieri, con le pezze al sedere e tu e il tuo Pd, nel frattempo, a furia di fare l’interesse del Paese vi siete persi per strada 6 milioni di elettori, che sono adesso tutti ingrati traditori? Li avete costretti all’astensione, milioni di cittadini che hanno sempre votato e pensato con la testa costretti ad abbassarla, a dire no grazie me sto a pensare ai cavoletti miei e  non di Bruxelles”.

Gli animi cominciano a riscaldarsi, il primo cerca le parole giuste: “Non capisco, ma la politica è importante, è importante non lasciare mani libere all’economia dei padroni, serve una sinistra liberale per regolare il mercato”. Qui scatta una risata, per la verità non solo dell’interessato al confronto: “Ti ricordo i tanti dirigenti politici, pure ministri, passati dalla sinistra liberale a liberare le entrate personali facendosi nominare alla dirigenza di facoltosi istituti bancari e imprese di grido”. Per qualche minuto i due stanno zitti, l’amicizia lascia spazio alla voglia di scontro più che al confronto. Poi l’aspirante tesserato Dem riprende coraggio: “L’ora è grave, la situazione adesso è diversa. Bisogna impegnarsi, cercare di vincere…”. Non l’avesse mai detto: “Vincere? Ma cosa dici, guarda in Lombardia: Letizia Moratti spacca il centrodestra, per la prima volta c’è la possibilità di mandare Lega, Destra e Forza Italia all’opposizione, nella regione dove imperano da decenni, e voi che fate? No con Letizia no, meglio Majorino alleato con i ‘grillini’ di Conte. Un tempo, quando a sinistra c’era ancora qualche neurone che funzionava, tutti avrebbero capito che forse sarebbe stato meglio fare un passetto avanti che agognare la nuova sconfitta. Magari si trattava per un programma di sinistra liberale, sugli assessorati che potevano garantire un significativo cambio di passo… fare politica insomma. Invece no, tutti con Majorino, che ha sempre perso e lo conoscono solo nei salotti del centro milanese, insieme ai ‘grillini’ che in Lombardia, ti do una notizia, non ci sono più”.


A questo punto l’altro è veramente infastidito, si alza e cerca l’uscita. Quello che fino a poco tempo fa pareva l’amico cerca di fermarlo… “dai non te la prendere, non è colpa tua ma dei dirigenti del Pd che vogliono continuare a fregare quelli come te, che hanno ancora passione e vorrebbero cambiare. Ma se non si cambiano gli uomini che hanno generato questo sfascio come si fa a rendersi credibili?”. L’altro lo scaccia con la mano e taglia corto: “Tu lo hai detto, proprio per questo prendo la tessera e voto il nuovo segretario per mandare a casa tutti quelli che ti permettono di offendere”. E se ne va. 

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