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Mafie, Dna-Eurispes: “Crotone la provincia con più alto indice di permeabilità”

A guidare la classifica c'è dunque la Calabria (con indice del 112,91), seguita da Campania (109,16), Sicilia (107,82), Basilicata (105,17)

Pubblicato:15-12-2020 13:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 13:02

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ROMA – Crotone è la provincia italiana con l’indice di permeabilità alla criminalità organizzata più alto d’Italia, con un valore del 108.62. Seguono tra le province considerate a ‘permeabilità alta’ quelle di Vibo Valentia, Napoli, Reggio Calabria, Caserta, Caltanissetta, Foggia, Imperia, Barletta, Benevento, Isernia, Cosenza, Catania, Siracusa e Trapani. È quanto emerso dal rapporto sul fenomeno presentato questa mattina nella sede della Direzione Nazionale Antimafia a Roma e realizzato nel quadro del Protocollo d’intesa tra la Dna e l’Eurispes. L’incontro è stato presieduto dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho. 

ROMA E MILANO A RISCHIO MEDIO-ALTO INFILTRAZIONI

Roma 36esima e Milano 48esima. Queste le posizioni delle due città italiane nella classifica delle province a maggior rischio permeabilità alla criminalità organizzata. Le due città italiane, secondo lo studio, sono considerate a rischio medio-alto di infiltrazioni. Per entrambe, come per quasi tutte le province del Centronord, i settori più a rischio risultano essere quelli legati all’immobiliare e più genericamente alle attività produttive.

Per De Raho “non esiste una provincia italiana esente dal rischio di infiltrazione della criminalità organizzata”. Inoltre “l’attività di repressione sviluppata e la consapevolezza che regioni e territori acquisiscono per tenere alta la guardia, hanno portato miglioramenti sotto il profilo della permeabilità dei territori alla criminalità organizzata”.


MATTIACCI (EURISPES) “CRIMINALITÀ IN LIGURIA COME NELLE REGIONI DEL SUD”

“La Liguria è una regione del Sud. In termini di penetrazione potenziale della criminalità, le province liguri sono un territorio di attenzione”. È quanto riferito da Alberto Mattiacci, presidente del Comitato Scientifico dell’Eurispes, durante la presentazione del rapporto sull’indice di permeabilità della criminalità organizzata. La Liguria, infatti registra un indice del 105,32, superiore alla Sardegna (103,77) e molto vicino al dato della Puglia (106,78). A guidare la classifica c’è la Calabria (112,91), seguita da Campania (109,16), Sicilia (107,82), Basilicata (105,17). Il Lazio fa registrare un indice del 102,31 e la Lombardia del 95,97. Tra le regioni a medio-alta permeabilità anche la Toscana (100,57), l’Abruzzo (101,17), il Molise (106,29), l’Umbria (100.34). Tra le regioni del nord, sopra quota 100, oltre la Liguria solo il Friuli Venezia Giulia (100,37).

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