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Draghi: “L’incompletezza dell’Unione ha impedito la stabilizzazione dell’Euro”

ROMA - "L'unione monetaria è stata un successo sotto molti punti di vista, allo stesso modo dobbiamo riconoscere che non

Pubblicato:15-12-2018 10:51
Ultimo aggiornamento:15-12-2018 10:51

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ROMA – “L’unione monetaria è stata un successo sotto molti punti di vista, allo stesso modo dobbiamo riconoscere che non in tutti i Paesi sono stati ottenuti i risultati che ci si attendeva. In parte per le politiche nazionali seguite, in parte per l’incompletezza dell’unione monetaria che non ha consentito un’adeguata azione di stabilizzazione ciclica durante la crisi”. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, alla lectio magistralis in occasione del conferimento del dottorato dalla scuola universitaria Sant’Anna di Pisa.

“Occorre ora disegnare i cambiamenti necessari dell’unione monetaria e realizzarli il prima possibile- aggiunge-, spiegandone l’importanza a tutti i cittadini europei”.

EURO. DRAGHI: CHI FUORI NON ATTRATTO STAMPARE MONETA PER DEFICIT

“Vale la pena di osservare che se fra i presunti benefici della sovranità monetaria” esiste la possibilità di finanziare il deficit “la media ponderata debito pubblico di chi fa parte del mercato unico e non fa parte dell’euro è del 68%, se togliamo Regno Unito è del 44%, contro un rapporto dell’89% dei Paesi che appartengono all’area dell’euro”. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, al Sant’Anna di Pisa.


“Stampare moneta per finanziare deficit non ha attratto quei Paesi che fanno parte del mercato unico, ma non dell’euro”. In Italia stampare moneta “non ha prodotto benefici a lungo termine, negli anni ’70 il Paese dovette ricorrere ripetutamente alla svalutazione” per tenere il passo degli altri Paesi europei, “l’inflazione divenne insostenibile e colpì i più vulnerabili”.

EURO. DRAGHI: INACCETTABILE INAZIONE SU FISCO E UNIONE BANCARIA

“L’inazione su entrambi i fronti, quello della costruzione di una capacità fiscale” dell’area euro “e il non completamento” dell’integrazione “del mercato dei capitali e dell’unione bancaria è inaccettabile, perché accentua la fragilità nei periodi di maggiore crisi e le divergenze fra i vari Paesi aumenta”. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenendo al Sant’Anna di Pisa.

EUROPA. DRAGHI: SALVEREMO PROGETTO CON DEMOCRAZIE E EQUITÀ SOCIALE

“A piccoli passi si rientra nella storia. Solo continuando il progresso del progetto europeo liberando le energie individuali, ma anche privilegiando l’equità sociale lo salveremo attraverso le nostre democrazie, ma nell’unità di intenti”. Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, concludendo la lectio magistralis per il conferimento del dottorato honoris causa da parte del Sant’Anna di Pisa.

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