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MILANO – Truffa aggravata ai danni dello Stato e nei confronti di agricoltori bergamaschi, resa possibile dalla corruzione di un dipendente della Direzione Provinciale dell’Inps di Bergamo che era responsabile delle pensioni dei lavoratori autonomi agricoli.
E’ l’accusa mossa dalla Guardia di Finanza orobica nei confronti di tre persone che inducevano gli agricoltori che volevano anticipare la pensione a fare dei versamenti volontari.
I soldi in realtà venivano intascati dagli indagati in combutta col dipendente Inps che inseriva nei sistemi informatici dell’ente contribuzioni fittizie. Il danno per le casse dell’Inps è di oltre 11 milioni di euro.
Col pensionamento del funzionario Inps, il sistema di frode è necessariamente mutato. Ma si è allargato a una platea complessiva di 130 persone che hanno versato complessivamente circa 200 mila euro, senza ottenere quanto promesso e sono stati quindi truffati. La somma è stata sequestrata, uno degli indagati è ai domiciliari, e l’Inps ha avviato la revoca dei trattamenti pensionistici sotto indagine.
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