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Gravidanze serene, ma una bolognese su tre ci perde il sonno

Ricerca di Nomisma per Unisalute: la maggior parte trascorre i nove mesi serenamente, ma per molte la gestazione è foriera di problemi e ansie.

Pubblicato:15-11-2022 18:57
Ultimo aggiornamento:15-11-2022 18:57

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BOLOGNA- Gravidanze serene, ma non per tutte le donne bolognesi. Non sono poche le future mamme per le quali i nove mesi della gestazione trascorrono tra ansie, problemi e mancanza di sonno. Lo rileva un’indagine realizzata da Nomisma per Unisalute. Dalla ricerca emerge come la maggior parte delle bolognesi (80%) non sperimenti particolari complicazioni sanitarie durante la gravidanza, mentre una su cinque (20%) descrive la propria gravidanza come poco o per nulla serena.

GINECOLOGO PRIVATO PER IL 34% DELLE GESTANTI

Indipendentemente dalle complicazioni, quasi una su tre (30%) lamenta una peggiore qualità del sonno, definita scarsa (28%) o addirittura pessima (2%). La scelta di farsi seguire da un medico specialista privato accomuna una bolognese su tre (34%). Il 38% si rivolge invece al consultorio territoriale, e il restante 28% a un medico del settore pubblico. Per il luogo del parto, l’85% delle bolognesi opta per l’ospedale. Dal punto di vista dei controlli, tra quelli di routine più trascurati ci sono l’ecografia con translucenza nucale e il bi-test/tri-test, fatti rispettivamente solo dal 64% e dal 50% delle donne.

SOLO IL 50% SERGUE UNA DIETA REGOLARE

La gravidanza richiede poi una serie di accorgimenti specifici, che però non sempre sono seguiti scrupolosamente: riguardo l’alimentazione, ad esempio, solo una bolognese su due (50%) si attiene a un regime alimentare controllato, prescritto dal dietologo, dal ginecologo o dal medico di base, mentre il 41% dichiara di non seguire alcun regime alimentare specifico, e c’è anche chi si affida solo a consigli online (9%).


NIENTE FUMO, MA NEANCHE SPORT

Inoltre, circa una su quattro (24%) non svolge alcun tipo di attività fisica in gravidanza. Va meglio, invece, dal punto di vista dell’astensione da alcol e fumo, con una percentuale abbastanza limitata che dichiara di aver fumato (12%) o bevuto (13%) almeno qualche volta durante la gestazione. UniSalute e Nomisma hanno indagato, infine, anche alcune scelte relative ai 12 mesi immediatamente successivi al parto.

UNA VOLTA AL MESE DAL PEDIATRA

Nel primo anno di vita, la maggioranza delle bolognesi (51%) porta o intende portare il figlio dal pediatra una volta al mese, nel 32% dei casi preferendo rivolgersi anche o esclusivamente a un pediatra privato. Oltre alla visita pediatrica generale, i controlli più effettuati nei primi 12 mesi sono l’ecografia dell’anca (71%), l’esame auxologico (50%).

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