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Da Blatter a Platini, la ‘brutta fine’ di chi votò per i Mondiali in Qatar

Il 'Guardian' fa l'elenco: quasi tutti indagati o arrestati

Pubblicato:15-11-2022 15:27
Ultimo aggiornamento:15-11-2022 15:27

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ROMA – A pochi giorni dalla cerimonia di apertura del Mondiale più controverso della storia del calcio, sono in aumento esponenzialmente le polemiche annesse ad un torneo invernale che si gioca in un Paese che ha diversi problemi di rispetto dei diritti umanitari.

Se l’ex presidente della Fifa Sepp Blatter qualche giorno fa aveva dichiarato esplicitamente che l’assegnazione fu un “errore”, è bene ricordare come quella assegnazione fu votata e approvata. Il Guardian circa un mese fa ha pubblicato un semplice elenco che chiarisce perfettamente il contesto in cui è maturata quella decisione: che fine hanno fatto, nome per nome, carica per carica, quelli che quel giorno hanno partecipato alla votazione.

C’è un po’ di tutto: da Beckham a Putin passando per Beckenbauer e Platini. Spoiler: hanno fatto tutti una brutta fine. Ecco dunque la lista del Guardian:


  • Sepp Blatter. Allora presidente della Fifa, supervisore del processo di assegnazione. Ora bandito dal calcio.
  • Julio Grondona. Morto nel 2014, accusato dai colleghi di corruzione nel processo contro la Fifa negli Usa.
  • Michel Platini. Allora presidente Uefa. Ha appena scontato una squalifica di quattro anni.
  • Issa Hayatou. Ex membro della Fifa. Ora accusato in parlamento di aver accettato 1,5 milioni di dollari dal Qatar in cambio del suo voto. Accusato anche poco prima del voto di aver accettato tangenti per contratti televisivi. Nega fermamente entrambe le accuse. A febbraio il camerunese ha avuto un anno di squalifica ribaltato presso il tribunale arbitrale per lo sport (Tas) per “prove insufficienti”.
  • Jack Warner. Ex membro della Fifa. Bandito dal calcio a vita.
  • Ángel María Villar. Ex membro della Fifa. Sanzionato per non aver collaborato con le indagini sulla procedura di gara per la Coppa del Mondo. Arrestato con l’accusa di appropriazione indebita di fondi nel 2017, si è dimesso dalla Fifa. Le accuse contro lo spagnolo sono state quindi ritirate.
  • Chung Mong-joon. Ex membro della Fifa, bandito dal calcio per sei anni dal comitato etico della Fifa per il suo ruolo nella candidatura della Corea del Sud alla Coppa del Mondo 2022.
  • Michel D’Hooghe. Ex Fifa. Ha ammesso di aver accettato un “piccolo dipinto” da un consulente per l’offerta della Russia del 2018.
  • Ricardo Teixeira. Ex Fifa. Nominato dalle indagini penali come destinatario di tangenti in relazione a vasti contratti televisivi, di cui era a conoscenza la Fifa sotto Blatter. Il brasiliano è stato bandito a vita dal calcio.
  • Mohamed bin Hammam. Ex membro della Fifa e presidente della Confederazione calcistica asiatica. Bandito dal calcio a vita per “conflitti di interessi”.
  • Chuck Blazer. Ex membro della Fifa. Deceduto. Informatore dell’accusa statunitense. Ha ammesso di aver cospirato con altri membri della Fifa per accettare tangenti in concomitanza con le precedenti offerte per la Coppa del Mondo.
  • Worawi Makudi. Ex membro Fifa. Bandito dal calcio, inizialmente per cinque anni, dalla Fifa dopo essere stato dichiarato colpevole di falso elettorale, ma il divieto è stato annullato da Tas dopo che la condanna penale del thailandese è stata annullata.
  • Nicolás Leoz. Ex membro Fifa. Accusato di aver preso tangenti negli anni ’90 per i contratti televisivi della Coppa del Mondo. E’ morto nel 2019.
  • Franz Beckenbauer. Ex Fifa. Indagato nel 2016 per frode e riciclaggio di denaro nell’ambito del Mondiale 2006 tenutosi in Germania. L’indagine si è conclusa senza verdetto nel 2020 per scadenza dei termini di prescrizione. Nega qualsiasi illecito.
  • Rafael Salguero. Ex Fifa. Il guatemalteco si è dichiarato colpevole di molteplici accuse di corruzione nel 2016 e ha trascorso tre anni agli arresti domiciliari.
  • Vitaly Mutko. Ex Fifa. Accusato dalla Wada di supervisionare il programma russo di doping sponsorizzato dallo Stato. Bandito a vita dagli sport olimpici.
  • Geoff Thompson. Ex membro della Fifa, a capo dell’offerta della Coppa del Mondo inglese. Ora non più nel calcio.
  • Marios Lefkaritis. Oggetto di un’indagine del Sunday Times per verificare se il fondo sovrano del Qatar avesse pagato 27 milioni di sterline per una striscia di terra della sua famiglia. Il cipriota ha negato fermamente qualsiasi illecito. E’ ancora alla Fifa.
  • Jacques Anouma. Ex Fifa. Accusato nel parlamento del Regno Unito di aver accettato una tangente di 1,5 milioni di dollari per votare per il Qatar. L’ivoriano ha negato le accuse. Ha perso il suo posto nella Fifa.
  • Junji Ogura. Ex membro della Fifa in pensione. Nel 2015 ha negato che alti funzionari del calcio giapponese abbiano pagato 1,5 milioni di dollari alle federazioni sudamericane in cambio del sostegno giapponese al Mondiale 2002 in Corea del Sud.
  • Senes Erzik. Ex Fifa in pensione.
  • Hany Abo Rida. L’egiziano è ancora un membro Fifa.
  • Amos Adamu. Bandito dall’amministrazione calcistica per tre anni per aver violato le regole sulla corruzione, accuse fatte per la prima volta sul Sunday Times prima del voto. Il nigeriano è stato bandito per altri due anni dal 2017 per violazione dell’etica Fifa.
  • Reynald Temarii. Il capo della FA di Tahiti è stato bandito dal calcio per otto anni per aver preso soldi da Bin Hammam prima del voto per pagare le spese legali di un altro caso disciplinare della Coppa del Mondo Fifa.
  • Jérôme Valcke. Allora segretario generale Fifa. Licenziato nel 2016 e bandito dal calcio per 10 anni dalla Fifa. Condannato a 11 mesi di reclusione con sospensione della pena per accuse di corruzione dalla corte d’appello svizzera.
  • Rafael Esquivel. Membro di Conmebol, presidente della Federcalcio venezuelana. Arrestato nell’ambito delle indagini del 2015. Bandito dal calcio. Si è dichiarato colpevole negli Stati Uniti di sette capi di imputazione per cospirazione, racket, cospirazione per frode telematica e cospirazione per riciclaggio di denaro.
  • Eugenio Figueredo. Vicepresidente di Conmebol. Arrestato nell’ambito delle indagini del 2015. L’uruguaiano è stato bandito dal calcio per aver accettato tangenti in relazione agli accordi commerciali per i tornei sudamericani.
  • Alfredo Hawit. Ufficiale Concacaf. Arrestato nell’ambito dell’indagine svizzera del 2015. E’ stato bandito dal calcio a vita.
  • Harold Mayne-Nicholls. A capo della valutazione per i Mondiali 2018 e 2022. Ora bandito dal calcio per sette anni dal comitato etico della Fifa per le richieste che ha fatto a un’organizzazione collegata al team di candidatura del Qatar per conto dei membri della sua famiglia e degli atleti cileni. Il divieto è stato ridotto a tre anni in appello alla Fifa, poi a due anni da Tas.

Erano presenti alla votazione: Vladimir Putin, Boris Johnson, Roman Abramovich, David Cameron e David Beckham.

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