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Corte d’Appello rigetta la richiesta di sospensione di allontanamento del bimbo di Laura Massaro

"Molte donne in Italia vengono accusate dagli uffici giudiziari civili e minorili di 'alienazione genitoriale'. È questo è il caso anche di Laura"

Pubblicato:15-11-2021 14:04
Ultimo aggiornamento:15-11-2021 14:04
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laura massaro
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ROMA – “Come più volte denunciato, molte donne in Italia vengono accusate dagli uffici giudiziari civili e minorili di ‘alienazione genitoriale’. È questo è il caso anche di Laura Massaro“. Inizia così un comunicato firmato dagli avvocati Antonio Voltaggio, Teresa Manente, Lorenzo Stipa e Ilaria Boiano.

“Nonostante da anni siano stati disposti e effettuati incontri protetti tra il padre e il minore, accompagnato sempre dalla Massaro presso i servizi incaricati, che peraltro hanno inviato la signora al centro antiviolenza per assicurarle protezione dalle condotte cui è stata esposta negli anni proprio dal padre del minore, il mancato recupero della relazione padre-figlio è stato indebitamente e sistematicamente attribuito alla signora Massaro– prosegue la nota- e come sanzione si è arrivati persino a pronunciare nei suoi confronti la decadenza della responsabilità genitoriale con collocamento in casa famiglia e interruzione di ogni contatto tra il bambino e la madre, ciò sine die”. “In pendenza del nostro ricorso per Cassazione- spiegano gli avvocati- la Corte di Appello di Roma è stata investita della richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento, alla luce del pericolo concreto e attuale di un danno grave alla salute del minore e della paura viva manifestata dallo stesso e documentata dal servizio sociale di essere strappato contro la sua espressa volontà dalla sua dimensione esistenziale ritenuta assolutamente adeguata”. “Il minore- continua la nota- è giunto a scrivere una lettera al Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella, al quale ha espresso la sua disperazione perché la sua volontà di rimanere con la madre espressa piu volte è stata ignorata”.

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Ma, dicono ancora, “nonostante parere favorevole espresso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma alla sospensione del provvedimento sin dal 9 settembre, in data 12 novembre 2021 è stato comunicato provvedimento di rigetto della richiesta di sospensione dell’esecuzione dell’allontanamento del minore dalla madre contro la sua volontà, con una motivazione che appare completamente avulsa dalle prove agli atti. Il collegio difensivo della signora Laura Massaro esprime sgomento per questa decisione e seria preoccupazione che conferma di fatto l’utilizzo nel nostro ordinamento della teoria dell’alienazione genitoriale ormai riconosciuta priva di fondamento scientifico e giuridico con un’ingerenza sproporzionata e irragionevole nella vita privata e familiare dei bambini esposti così a gravi forme di limitazione della loro libertà personale e compressione dei loro diritti fondamentali”. “Il rigetto della sospensione dell’esecuzione dell’allontanamento pronunciato dalla Corte di Appello di Roma- sottolineano gli avvocati- peraltro, costituisce fonte di seria preoccupazione anche perché, al di là del caso di specie, mina irrimediabilmente il diritto di ogni persona nell’ordinamento ad un rimedio effettivo nel rispetto del principio costituzionale della tutela giurisdizionale dei diritti: laddove la Corte di Cassazione annullasse la decisione impugnata, come in molti casi analoghi è accaduto, il trauma cui è esposto il minore a causa del provvedimento da eseguire sarebbe irreparabile. Si auspica- concludono- una risposta urgente e adeguata di tutte le ulteriori autorità interne investite della vicenda nel nostro ordinamento mediante misure che neppure nei confronti di persone detenute a seguito di condanna per gravi reati sono ritenute ragionevoli e proporzionate”.

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