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Tg Politico, edizione del 15 novembre 2019

Edizione del 15 novembre 2019

Pubblicato:15-11-2019 17:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:37
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ILVA, RICORSO COMMISSARI E INCHIESTA PROCURA

Ore decisive per il futuro dell’Ilva. I commissari hanno depositato a Milano il ricorso d’urgenza contro il recesso dal contratto annunciato da Mittal. Intanto, il colosso franco-indiano ha comunicato ai sindacati che lascerà la guida dell’acciaieria di Taranto il 3 dicembre. E proprio assieme ai sindacati, il ministero dello Sviluppo economico ha convocato un vertice con i rappresentanti dell’azienda nel tentativo di aprire una trattativa a tutto campo. Luigi Di Maio, intanto, conferma il no allo scudo penale: “Non facciamoci prendere in giro”, ha detto il leader dei 5 stelle.

CALENDA LANCIA NUOVO PARTITO IL 21 NOVEMBRE

L’ex ministro Carlo Calenda presenterà il suo nuovo partito giovedì prossimo. Aveva annunciato di voler fondare un proprio movimento subito dopo aver lasciato il Pd a seguito dell’accordo di governo con i 5 stelle. Ora quel momento è arrivato e il primo obiettivo, ha spiegato Calenda, è aiutare il Partito democratico a vincere in Emilia Romagna. Sempre che i 5 stelle restino fuori dall’alleanza. A guardare con attenzione alla nuova creatura politica, anche Matteo Richetti, un altro fuoriuscito dai dem.


MATTARELLA INAUGURA L’ELETTRODOTTO DI TERNA

Un cavo lungo 445 km, un ‘ponte elettrico’ tra Italia e Montenegro completamente ‘invisibile’ perché sottomarino e interrato. E’ la nuova interconnessione elettrica di Terna che garantirà sicurezza e vantaggi nello sviluppo delle rinnovabili. “Uno snodo di grande rilievo per l’Italia, per la Regione balcanica, per l’Europa”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all’inaugurazione a Pescara. Il capo dello Stato l’ha definita un’infrastruttura dal “forte valore strategico di livello europeo”.

REGIONI: PIÙ FONDI IN MANOVRA PER IL TPL

Le risorse stanziate in manovra per il trasporto pubblico locale sono insufficienti e vanno aumentate. Le Regioni condizionano il loro via libera alla manovra all’accoglimento di una serie di emendamenti. I presidenti, come spiega Donato Toma, governatore del Molise, chiedono la firma entro dicembre del patto per la salute e nuove semplificazioni per la spesa finalizzata alla ricostruzione nelle zone terremotate. E’ slittata la conferenza Stato-Regioni sulle linee guida per l’autonomia differenziata.

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