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“Human Opportunity”, il 10° Forum delle Risorse umane

Le interviste ad alcuni dei protagonisti della decima edizione del Forum delle Risorse Umane che si è svolto presso lo Iulm di Milano. L'evento è stato organizzato da Comunicazione Italiana

Pubblicato:15-11-2018 09:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:47
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https://www.youtube.com/watch?v=Oz9pOd5Hpbw&feature=youtu.be

BONACCHI (INDEED): “LE AZIENDE DEVONO SAPER RACCONTARSI”

MILANO – “Riuscire ad essere attrattivi” e soprattutto “riuscire a raccontare la propria storia” per un’azienda e’ “fondamentale”. Parola di Gianluca Bonacchi di Indeed, organizzatore del Forum delle Risorse Umane che si è svolto allo Iulm di Milano. Questo e’ l’enpower branding, un termine che spesso, a detta di Bonacchi. le aziende prendono per declinare la propria offerta ai dipendenti, ma che invece deve essere integrato dal racconto della propria storia, “del cosa motiva la persona ad alzarsi al mattino e andare a lavoro e del perche’ e’ bello lavorare con la nostra azienda”. In poche parole, interazione vera, fattiva, non di carta o dal palco alla platea.

FRANCESE: VINCERE L’ASSENTEISMO SI PUÒ

“In questo contesto noi ci colleghiamo come figura abbastanza scomoda”, dice Vincenzo Francese, ad di Axerta, a margine della decima edizione del Forum delle Risorse Umane, allo Iulm di Milano. Scomoda perche’ “purtroppo dall’idea di un mondo perfetto alla realta’ c’e’ un gap e questo gap e’ dato dalle patologie aziendali- prosegue Francese- dunque a noi tocca il ruolo di controllore di tutti questi comportamenti patologici, come ad esempio l’abuso di permessi”. L’ad di Axerta spiega poi brevemente in cosa consiste l’attivita’ di contrasto a tali atteggiamenti. “L’approccio che diamo e’ globale”, spiega. “Si e’ visto infatti in progetti con aziende piu’ strutturate- conclude Francese- come seduti tutti intorno a un tavolo con diverse competenze si possono mettere a punto interventi mirati che portano a un’importante variazione del tasso di assenteismo”.


GUIDA: MOTIVAZIONE BASSA? INTERPRETATE I BISOGNI

“Quello che puo’ fare il mondo Hr sul tema della scarsa motivazione e’ innanzitutto riuscire a interpretare meglio quali sono i bisogni delle persone, perche’ se oggi da un punto di vista corporate le iniziative sono tante e i risultati sono quelli delle ricerche, c’e’ qualcosa che non va”. Lo dice Nunzio Guida, manager partner di Gympass. Guida commenta i dati secondo cui ben l’85% della forza lavoro globale non e’ motivata: “Bisogna costruire programmi che rispondano a questi bisogni ma che siano fruibili da tutti in termini di luogo, di possibilita’ e di budget- chiosa Guida- e che siano soprattutto misurabili”.

MARINELLI: LAVORATORE E AZIENDA CRESCANO INSIEME

“Intelligent Enterprise e’ un’impresa che usa i dati per avere obiettivi in maniera piu’ veloce. Cosi’ possiamo creare modelli business per attrarre piu’ candidati”. Occorre “usare l’intelligenza artificiale per poter infondere conoscenza, attitudini e qualita’ che aiuteranno il lavoratore a crescere personalmente e insieme all’azienda”. Lo dice Ernesto Marinelli, svp global partner Sap.

ROSSI: DARE IMPORTANZA A COMPETENZE UMANE

“Si cercano competenze e si dice che mancano competenze certificate, vanno sicuramente formate pero’ una parte fondamentale della valutazione e’ la persona e come essa si puo’ adattare a un’azienda”. È il commento di Nicola Rossi, country manager di Monster. “Adesso vedo una valutazione molto ferrata su quelle che sono le competenze tecniche e molto poco sulle competenze umane, ma grazie all’intelligenza artificiale questo tipo di procedura dovrebbe essere sviluppata ancora di piu'”, e’ l’auspicio di Rossi in chiusura.

PERFUMO: RICETTA WELFARE SEMPRE UGUALE NON VA

“Le aziende sono diverse perche’ frequentano settori diversi, hanno cultura diversa e hanno a bordo persone diverse. Il primo sforzo che devono fare e’ chiedersi perche’ va fatto welfare in quel contesto, il come farlo diventa poi solo il passo successivo, impostato in base alla cultura aziendale”. Lo dice Alberto Perfumo, ad di Eudaimon. “Nel nostro workshop abbiamo coinvolto alcune aziende e quello che e’ venuto fuori e’ la necessita’ di tarare il welfare sui bisogni dell’impresa e sui bisogni delle persone- precisa Perfumo- un welfare su misura e non replicato a macchinetta come avviene oggi, con una ricetta identica che in realta’ non funziona”.

SCACCABAROZZI: LE RISORSE UMANE CREANO TALENTO

“È dal talento che si crea il successo delle aziende. Sicuramente la parte HR ha il compito di essere integrata con il resto dell’organizzazione perche’ puo’ dare un grandissimo contributo nel costruire talenti”. Lo dice Romeo Scaccabarozzi, presidente di Axiante. Insomma, a detta di Scaccabarozzi la vera partita che si gioca per il futuro delle Hr e’ quello “dell’integrazione” con gli altri settori aziendali, come ad esempio “il marketing”, chiude il presidente di Axiante.

UVA: NON BASTA PACCA SU SPALLA, EURO IN BUSTA

“Abbiamo svolto un’indagine qualche mese fa su un campione significativo di 1.500 lavoratori in cinque paesi europei, guardando un po’ a tutti i tipi di lavori, di eta’, sesso, perche’ molto spesso leggiamo la felicita’ di qualcuno attraverso la nostra felicita’ e molto spesso accade nelle funzioni apicali aziendali”. Lo spiega Nicola Uva, direttore marketing ADP Employer Services Italia, intervistato a margine della decima edizione del Forum delle Risorse Umane, che quest’anno si e’ svolto nel proscenio dello Iulm di Milano. Da questa ricerca e’ venuto fuori come racconta Uva che la prima motivazione che spinge il lavoratore verso la felicita’ “e’ quella economica”, mentre la seconda e’ la soddisfazione personale. “La risposta dunque puo’ essere un giusto mix- chiude Uva- quando spesso le aziende tendono a sottovalutare una e quindi basta la pacca sulla spalla, che va bene un giorno ma se poi a questo non fa da contraltare l’euro in busta paga, la situazione non regge a lungo”.

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