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ROMA – Ci sono anche due donne incinte e un bambino di un anno all’interno dell’ex fabbrica della penicellina di via Tiburtina, periferia est di Roma. A rivelarlo all’Agenzia Dire è uno degli occupanti dello stabile abbandonato, dove ieri giornalisti e telecamere sono stati invitati ad entrare per una conferenza stampa.
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Un luogo dove centinaia di persone vivono in alloggi di fortuna tra amianto, rifiuti chimici e montagne di spazzatura, in condizioni igieniche e sanitarie disperate. “E’ importante ricordarsi una cosa- racconta l’occupante che chiede di rimanere anonimo- che qui ci sono delle famiglie“.
Ma non è tutto: “Ho notato che ci sono delle donne incinte e l’altra sera ho visto un bambino che avrà circa un anno. Sta lì dentro e questa cosa non mi piace- racconta il nordafricano- Quindi la speranza è che almeno si cerchi di dare una sistemazione a loro se dovessero sgomberarci”.
La preoccupazione maggiore, dunque, è per la salute delle due donne in gravidanza e per i nuclei familiari, che in caso di sgombero rischiano di finire separati.
L’uomo spiega anche che queste non sono situazioni nuove all’interno dell’ex penicillina a San Basilio: “Di solito facciamo una colletta tra di noi e troviamo magari una stanza. Mettiamo due euro ognuno e cerchiamo di trovargli un posto in una stanza. Lo abbiamo già fatto con un’altra signora. Ma questa mamma ha detto che non vuole andarsene. Sono molto preoccupato”, conclude.
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